tam tam |  NO WAR  |
Volantini a pagamento
La Repubblica - 13-02-2003
Se fosse uno nuovo sport, potremmo denominarlo "pacifismo a ostacoli". Una
specialità tutta levantina. Barese, per la precisione. Tutto è cominciato
quando gli attivisti del Coordinamento barese contro la guerra hanno deciso
di infilarsi in un camper e girare la città distribuendo volantini. Niente
da fare: un´ordinanza del sindaco di Bari, Simeone di Cagno Abbrescia, vieta
la distribuzione dei foglietti. La sanzione: ottocento euro di multa per chi
trasgredisce. Così, all´intimazione della polizia municipale, i pacifisti
hanno dovuto riporre i volantini. Domenica mattina è toccato invece a un
nutrito gruppo di ragazzi dell´Azione cattolica cimentarsi nella sfida. Alla
richiesta di autorizzazione al corteo, l´amministrazione comunale ha
risposto: certo, sfilare si può, ma sui marciapiedi. Così, dallo "shalom" di
catechistica memoria, si è passati allo "slalom" tra passanti e automobili.
I ragazzi, con educata ironia, hanno ringraziato. Ma è da ieri, grazie a una
nuova ordinanza del Sindaco, che la neonata disciplina sportiva è stata
ulteriormente perfezionata. Ordinanza - va precisato - successiva
all´esposto che il consigliere comunale Matteo Magnisi ha inviato al
prefetto di Bari, Tommaso Blonda, il giorno stesso in cui il volantinaggio è
stato impedito.
Volantinare, adesso, si può: "Ogni attività di volantinaggio è autorizzata
se svolta nel rispetto delle modalità e dei limiti previsti dalle norme
regolamentari in materia", afferma l´ordinanza. Una vittoria per i
pacifisti, si potrebbe pensare. Non esattamente. Meglio andarci piano e,
soprattutto, leggere con attenzione l´articolo 62 del regolamento comunale
sulla pubblicità: il costo giornaliero per la distribuzione dei volantini
ammonta infatti a ben 100 euro. Iva inclusa, s´intende. Il costo è destinato
a coprire le spese necessarie per smaltire i fogli sparsi per le strade. "Di
fatto, in questi giorni, siamo stati costantemente bloccati dal Comune",
commenta Saverio, del Coordinamento contro la guerra, "a questo punto è
probabile che indiremo un´assemblea cittadina per spiegare come
l´amministrazione si è comportata nei nostri riguardi. Se non riusciamo a
parlare di pace nelle nostre strade, come è possibile che il nostro
messaggio giunga anche altrove? Di questo passo, con queste leggi, potrà
manifestare il proprio pensiero solo chi ha soldi, chi ha televisioni e
giornali. L´amministrazione ha preso una decisione perfettamente coerente
col "berlusconismo". Incredulo anche il consigliere Magnisi: "Non capisco:
invece di multare chi sporca, si tassa chi distribuisce i volantini. Davvero
uno strano modo di educare alla civiltà i nostri cittadini". Strano, ma
vero. D´altronde "La guerra è soltanto un traffico: invece di formaggio,
piombo", diceva Anna Fierling, la vivandiera "Madre Courage" di Bertold
Brecht. Niente di nuovo, quindi.


Le associazioni in rivolta contro l´ordinanza del sindaco. Venerdì
manifestazione per la pace.
Guerra dei volantini, ricorso al Tar



Esplode la "guerra" dei volantini: i pacifisti baresi ricorreranno al Tar
per impugnare l´ordinanza del Sindaco Simeone di Cagno Abbrescia che prevede
il pagamento di cento euro al giorno per chi distribuisce volantini per
strada. "Non pagheremo nulla, disubbidiremo con decisione: i nostri
volantini non sono equiparabili ai depliant commerciali", spiega Isa Colonna
del Coordinamento contro la guerra, "Continueremo a distribuirli e
ricorreremo al Tar: la libertà di espressione non è soltanto il diritto di
manifestare le proprie idee, è anche il diritto di diffonderle". Ma non è
questa l´unica decisione presa ieri sera dal Coordinamento contro la guerra.
E´ stata infatti indetta una manifestazione per venerdì 14. "Ci recheremo
dinanzi alla sede della redazione pugliese della Rai. Abbiamo intenzione di
protestare contro la decisione di non trasmettere in diretta nazionale il
corteo del 15 febbraio a Roma. Consegneremo ai giornalisti della redazione
pugliese una lettera con la quale chiederemo di dare visibilità almeno alla
nostra partenza. Ci auguriamo che il nostro invito sia accolto, nella nostra
regione il messaggio di pace non può assolutamente essere trascurato
dall´informazione".

  discussione chiusa  condividi pdf