Gianni Mereghetti - 10-02-2003 |
Il sentiero che porta alla pace è quello di domandare a Dio uno sguardo di simpatia totale all’uomo: non all’umanità, ma ad ogni singolo uomo. Per questo dentro il mio lavoro di insegnante, prima ancora che in una iniziativa a favore della pace, io vi contribuisco realmente con la gratuità con cui ogni mattina guardo ognuno dei miei studenti, così che la pace sia l’avventura quotidiana dello sguardo, che prende me, lo studente del primo banco, e va fino a Saddam, a Bush, al militare americano appostato ai confini dell’Iraq e al bambino iracheno che sta attendendo impaurito il primo colpo di fuoco della guerra. Questa è la pace, un impegno pieno di cuore e di ragioni a creare un contesto sociale in cui ogni uomo valga più di tutto il mondo: è questa la pace che io voglio servire, tentando di rompere l’estraneità e l’inimicizia di cui è intessuta la convivenza scolastica. Non l’assenza di guerra, ma la positività dei legami è l’orizzonte di quella pace di cui tutti abbiamo bisogno, tanto che il domandarla a Dio è la posizione più realistica, e un impegno che non nasca da questa posizione finisce per essere contraddittorio alla pace stessa, anche senza volerlo. E’ per questo che, pur rispettando le iniziative per il 15 febbraio, non vi parteciperò. Siamo in molti ad essere contro la guerra, ma si sta su due fronti diversi, il mio è quello in cui la pace è la dimensione dello sguardo all’altro uomo, non quello in cui la pace si identifica con l’assenza di conflitti, tanto da essere disponibili a sacrificarvi la propria identità Da ultimo una citazione. Oggi Giovanni Paolo II ha detto: “Occorre moltiplicare gli sforzi. Non ci si può fermare di fronte agli attacchi del terrorismo, né davanti alle minacce che si levano all'orizzonte. Non bisogna rassegnarsi, quasi che la guerra sia inevitabile. Alla causa della pace offrite, cari amici, il contributo della vostra esperienza, un'esperienza di vera fraternità, che conduca a riconoscere nell'altro un fratello da amare senza condizioni. E' questo il sentiero che conduce alla pace, un cammino di dialogo, di speranza e di sincera riconciliazione.” E’ questa la strada da prendere e da percorrere fino in fondo, a cominciare da me! |