La guerra mutante
Carlo Formenti - 01-02-2003
Di fronte all'incubo di una possibile nuova guerra, le intelligenze di chi ama la pace sono concentrate nello sforzo di evitare che l'evento si realizzi. Minore attenzione viene dedicata a capire il perché gli Stati Uniti siano decisi a scatenare il conflitto, e ad analizzare la natura inedita, mutante, della minaccia che incombe. A questi temi è dedicato il primo numero della rivista l'espressione, che l'editore Cronopio manderà in libreria il prossimo gennaio. Intitolato "Guerre", il numero conterrà, fra gli altri, scritti di Alain Badiou , Jean-Luc Nancy, Gabriele Frasca, Daniel Bensaid. Presentiamo qui ( ) il testo di Carlo Formenti, Totalità e infinito (scenari della guerra fra sistemi aperti e sistemi chiusi), tratto da Quintostato.

Eccone un velocissimo cenno introduttivo:

"Assumerò questa tensione dialettica fra totalità e infinito – sia pure allontanandomi sensibilmente dal significato originario delle categorie utilizzate da Levinas, che si inquadrano in una riflessione teologico-filosofica sugli orrori del totalitarismo novecentesco e dell’Olocausto – come possibile, suggestiva chiave di lettura dei conflitti che caratterizzano l’era della globalizzazione, con particolare riferimento alla crisi in atto, caratterizzata dal crollo dei titoli di borsa iniziato nella primavera 2000, e dalla “guerra al terrorismo”, che l’amministrazione Bush ha dichiarato in seguito agli attentati dell’11 settembre 2001;.... sceglierò come punto di osservazione privilegiato la problematica della Rete.
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