Alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Viterbo
alla Questura di Viterbo
al Comando Carabinieri di Viterbo
alla Prefettura di Viterbo
e per opportuna conoscenza:
al Presidente della Repubblica
al Procuratore Generale della Repubblica
al Presidente dei Consiglio dei Ministri
al Presidente del Senato della Repubblica
al Presidente della Camera dei Deputati
al Ministro della Difesa
a vari altri destinatari
investiti di responsabilita' istituzionali e non
ed ai principali mezzi d'informazione
Oggetto:
esposto nei confronti del Ministro della Difesa, on. Martino, e del Governo italiano nella sua collegialita', per violazione dell'art. 11 della Costituzione della Repubblica Italiana
Con la presente il sottoscritto Giuseppe Benito Sini, nato a Vetralla (VT) il 4 settembre 1958 e residente in Viterbo, strada S. Barbara 9/E, identificato con carta d'identita' n. AG6389361 rilasciata dal Comune di Viterbo in data 2 ottobre 2001, responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo,
espone all'autorita' giudiziaria quanto segue e richiede un immediato intervento in meriito.
1. Il Ministro della Difesa, on. Martino, avrebbe annunciato, secondo quanto concordemente riferito oggi dalle principali agenzie di stampa e dai media radiotelevisivi, che "il governo italiano ha dato il via libera all'utilizzo delle basi sul nostro territorio agli aerei USA... in caso di un eventuale attacco all'Iraq" (cosi' la notizia e' riportata dal televideo della televisione di Stato).
2. E' del tutto evidente che tale decisione, se effettivamente presa dal governo, confligge flagrantemente con l'art. 11 della Costituzione della Repubblica Italiana che "ripudia la guerra".
3. Tale decisione implica di fatto la partecipazione dell'Italia ad una guerra manifestamente illegale e criminale tanto per la nostra Costituzione quanto alla luce del diritto internazionale.
4. Lo stesso annuncio e' gia' un atto illegale, non essendo in potere ne' del ministro, ne' del governo, assumere simili decisioni e quindi neppure propagare simili notizie, quand'anche fossero false.
5. Il semplice annuncio e' gia' evidentemente sufficiente per costituire "notitia criminis", e per l'attuazione di tutti i provvedimenti necessariamente conseguenti da parte della competente autorita' giudiziaria, delle competenti autorita' di pubblica sicurezza, e ragionevolmente finanche di ogni pubblico ufficiale che ne venisse a conoscenza.
6. Qualora la decisione annunciata fosse stata effettivamente presa saremmo in presenza di una gravissima violazione della legalita' costituzionale da parte non solo del Ministro della Difesa ma dell'intero Governo (che pure nella sua interezza ed in ogni suo singolo membro alla Costituzione ha giurato fedelta'), violazione che configura un atto di eversione della legalita' costituzionale, un vero e proprio tentativo di colpo di stato.
7. Data la gravita' del reato e della situazione, si richiede il piu' tempestivo intervento dell'autorita' giudiziaria e delle autorita' di pubblica sicurezza.
8. Si richiede altresi' un immediato intervento del Capo dello Stato quale supremo garante della Costituzione della Repubblica Italiana.
Il sottoscritto, in attesa del piu' tempestivo intervento degli organi giudiziari e di pubblica sicurezza, resta a disposizione per ogni ulteriore comunicazione.
Il sottoscritto richiede altresi' di essere in ogni caso informato degli esiti del presente esposto.
Giuseppe Sini
(responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo)