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Illegalità politica diffusa
Sherwood - 28-01-2003
Leggiamo dai quotidiani ed in particolare da Repubblica di oggi che il
ministro degli Interni del governo che ha gestito la repressione di Genova
ha presentato un dossier di trecento pagine durante l'audizione alla Camera
sulle "minacce terroristiche interne e internazionali", in cui il movimento
delle/dei disobbedienti, i centri sociali Pedro e Rivolta, e Radio Sherwood
figurano tra gli appartenenti alla cosiddetta area dell'"illegalità
politica diffusa".

Come Napoli, Genova, Roma, Firenze, inizia la campagna di criminalizzazione
preventiva dei movimenti in vista delle mobilitazioni che si opporranno
alla barbarie della guerra all'Iraq.
Consideriamo gravissimo il continuo attacco alla comunicazione libera e
indipendente che da Genova in poi, con gli assalti ai centri stampa, le
perquisizioni alle supposte sedi di Indymedia, l'arresto di media attivisti
coinvolti nelle inchieste di Cosenza e Genova, tenta di fermare e
criminalizzare un'informazione che evidentemente fa sempre più paura al potere.
E' quello che le migliaia di macchine fotografiche e telecamere nelle
strade di Genova nel Luglio 2001 hanno saputo raccontare facendo emergere
la verità sui giorni del G8 a spaventarli.
Quello che Radio Sherwood, che sta dentro ed è parte di questi movimenti,
fa quotidianamente col suo lavoro di cronaca e inchiesta, e che con il
neonato progetto satellitare di Global Radio sperimenterà a livello globale.
In merito all'invito di Pisanu ad "essere particolarmente vigili"
rispondiamo che se c'è qualcuno che deve essere vigile siamo proprio noi,
evidentemente nel mirino degli stessi criminali che hanno gestito l'ordine
pubblico a Genova, responsabili del massacro alla scuola Diaz e
dell'omicidio di Carlo Giuliani.
Assistiamo inoltre all'ennesima edizione del gioco degli opposti
estremismi: mettere sullo stesso piano esperienze politiche sociali e
collettive che alludono e praticano una visione etica del mondo con i
razzisti eredi del peggio della storia del secolo passato è un tentativo
bieco e insopportabile. Legittimare la repressione serve solo a soffocare i
i movimenti che si battono per un cambiamento reale, contro chi, invece,
nasconde dietro la parola legalità la guerra globale permanente, la fame,
la morte, la distruzione del nostro pianeta.
Noi pratichiamo e rivendichiamo dal basso un'altra legalità, una legalità
costituente che risponde ad una giustizia superiore e che sceglie di stare
dalla parte dell'umanità.
E' per questo che il 15 di Febbraio la redazione di Radio Sherwood, insieme
a Global Radio si offre a tutti come strumento di comunicazione per seguire
le numerose manifestazioni che si terranno nelle capitali di tutto il mondo
contro la guerra, così come i movimenti globali hanno deciso a Porto Alegre
in questi giorni.
Noi saremo a Roma e in tutto il mondo con gli studi nomadi di Global Radio
e Global Television, per continuare a fare ciò che quotidianamente
facciamo, una comunicazione aperta, indipendente, orizzontale,
inequivocabilmente disobbediente.
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