breve di cronaca
Scuola: graduatorie tutte da rifare
Il Mattino - 04-01-2003
Trionfo dei 500 precari padovani
Le supplenze vanno «ricalcolate»


I precari storici hanno trionfato. Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso presentato dal Ministero dell'Istruzione e dai docenti dei corsi cosiddetti Sis (in pratica gli insegnanti che hanno frequentato per due anni il corso post lauream), dopo che il Tar del Lazio aveva dato ragione ai supplenti per annullare il cumulo del punteggio attribuito ai supplenti più giovani. In pratica in tutt'Italia dovranno essere rifatte le graduatorie provinciali, specifiche in ogni disciplina d'insegnamento, in base alle quali a settembre erano state assegnate le attuali supplenze alle scuole medie inferiori e superiori.
In provincia di Padova la vittoria definitiva dei precari, che all'inizio dell'anno erano rimasti senza cattedra perché scavalcati dagli insegnanti dei Sis, riguarda circa 500 docenti. In base alla recente sentenza del Consiglio di Stato, gli insegnanti Sis potranno essere riconosciuti soltanto i 30 punti assegnati d'ufficio per avere frequentato il corso biennale post-universitario, ma dovrebbero essere tolti i punti in più (fino ad un massimo di 24 per due anni consecutivi d'insegnamento) che anche il Csa di Padova (l'ex Provveditorato agli Studi) aveva attribuito.
Il rifacimento delle graduatorie provinciali, per singola materia, però, non sarà automatico. C'è sempre il bisogno che il Ministero emani una circolare interna con direttive per rifare ex novo le graduatorie, all'interno delle quali dovranno essere tolti i punti già assegnati ai docenti che sono in cattedra anche grazie al cumulo dei punteggi, deciso all'inizio dell'anno scolastico, ma ritenuto illegittimo una prima volta dal Tar del Lazio ed ora dal Consiglio di Stato.
Le nuove graduatorie dovrebbero essere pronte entro primavera. Questa è l'interpretazione generale data alla sentenza del Consiglio di Stato. Poi c'è anche una minoranza di docenti e di Comitati che, invece, sostengono che gli effetti della sentenza dovrebbero scattare subito. Sono gli insegnanti, scavalcati dai colleghi dei Sis, che vorrebbero essere nominati subito al posto dei supplenti più giovani. In tutta questa, intricata, vicenda la Cisl-scuola (sindacato maggioritario in provincia) sceglie una posizione moderata, ma decisa. «E' vero - spiega Nereo Marcon, segretario provinciale - A questo punto la sentenza del Consiglio di Stato obbliga il ministro Letizia Moratti a rifare le graduatorie nelle scuole medie e negli istituti superiori. Ma non è giusto cambiare un insegnante in una classe dopo quattro mesi, alla vigilia della fine del primo quadrimestre. E' doveroso, però, rifare subito le graduatorie per l'assegnazione delle supplenze per il prossimo anno scolastico anche e specialmente per riconoscere i diritti sacrosanti di docenti, che insegnavano da decenni e che sono stati espulsi anche grazie al caos causato proprio dalla Moratti. Non dimentichiamo che tra i professori cacciati c'erano persone con famiglie a carico, che hanno dovuto, anche dopo 18 anni d'insegnamento, trovarsi un lavoro diverso».

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 Francesco Paolo Catanzaro    - 04-01-2003
Altra puntata della tragicomica guerra tra Precari storici e Sissini. Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso del ministero dell’Istruzione contro la sentenza dello scorso luglio del Tar del Lazio che aveva annullato parte della circolare con cui prima dell’estate scorsa venivano aggiornate le graduatorie permanenti. Finalmente i C.s.a. potranno rivedere le graduatorie che hanno prodotto ingiustizie di punteggio non permettendo a molti precari di lunga data di n potere ricevere il tanto sospirato incarico annuale, assegnato invece a molti colleghi che avevano usufruito del fatto di cumulare punteggi non spettanti loro ( 30 punti + punteggio da supplenze avute durante la frequenza dei corsi Sissis, etc.)
Ci si chiedeva pure come alcuni colleghi avessero avuto la capacità di frequentare i corsi di specializzazione mattinieri e di ricevere supplenze contemporaneamente. Dono dell’ubiquità, sdoppiamento della personalità, poteri taumaturgici, alchimie del precario o altro?
All’origine del contenzioso quindi quei famosi 30 punti che non possono essere cumulati al servizio o viceversa.
Era stato sicuramente un ingiusto sorpasso nelle graduatorie che viene ribadito dal Consiglio di Stato che, ritenuto non fondato il primo motivo del ricorso del Ministero dell’Istruzione per violazione del principio del contradditorio, ha respinto il ricorso nel merito.
Certamente , riporta la sentenza “ la rilevanza del punteggio fisso dei trenta punti assegnato per il semplice dato del superamento del corso biennale, a prescindere da punteggio di merito riportato all’esito dell’esame finale, si giustifica solo partendo dal presupposto della non cumulabilità di detto punteggio con altri punteggio conseguibili per effetto dell’insegnamento prestato nello stesso biennio di riferimento”.
Ora i C s.a dovranno rivedere le graduatorie e ci auguriamo che lo Stato faccia scattare anche i passaggi in ruolo , dopo aver ridato giustizia a chi aveva visto non più riconosciuto il proprio servizio perché superato dal bonus per gli specializzati Sissis. Ci si continua a chiedere : ma il servizio prestato non sempre in scuole di facile azione didattica non è anche un modo per specializzarsi, fidando anche del fatto dei numerosi corsi di aggiornamento con cui i precari si sono formati, gli esami sostenuti ai corsi abilitanti, le sperimentazioni e di tirocinii attuate in essi etc. ?
Giustizia trionfi e …pax vobiscum.




 ilaria ricciotti    - 19-01-2003
"I precari hanno trionfato"; "Le graduatorie sono tutte da rifare" etc. Ma che razza di situazione si è venuta a creare in italia? Io penso che siamo l'unico paese al mondo dove è successo di tutto e di più : una guerra tra poveri. E noi docenti di ruolo, con tanti anni di servizio che facciamo? Nulla. Quasi tutti pensano bene a coltivare il proprio orticello, a farsi i fatti loro, limitandosi a commiserare per i corridoi o in sala professori gli uni o gli altri. Questi comportamenti sono tipici di chi sta sempre a guardare gli eventi, aspettando la manna dal cielo e comunque ad essere spettatori di fatti più o meno giusti della vita. Io ed altri diciamo no a questo comportamento. Per questo, pur non direttamente interessati, ci stiamo mobilitando, anche tramite i sindacati o da soli, affinchè si faccia giustizia, naturalmente non vogliamo ghigliottinare nessuno; tutti hanno il diritto di lavorare, ma dato che c'erano delle regole ben precise, pretendiamo che esse vengano fatte rispettare. Pertanto che si rifacciano le graduatorie e, anzichè tagliare a 360 gradi, si pensi ad assumere più personale scolastico. Il risparmio non può essere fatto danneggiando soprattutto gli alunni e poi i precari o i SIS che speriamo non costituiscano un altro sindacato, come qualcuno va vociferando.
Ilaria