Dialogo sulla scuola

1.

Il dialogo si svolge tra Lorenzo e Paola.
Loro sono due insegnanti.
Hanno alle spalle storie diverse ma in qualche modo anche simili.
Nel corso della loro vita scolastica ci sono stati momenti in cui si sono impegnati molto.
Hanno dedicato molto più che pensieri e parole al loro lavoro.
Hanno creduto veramente in quello che stavano facendo.
Hanno sperato che le cose potessero cambiare in meglio.
Hanno sognato che prevalesse, anche nella scuola, 'la giustizia e il buon senso', come già diceva Pericle nel 400 a.C.
Spesso, però, è accaduto che invece un senso profondo di sconfitta facesse da contraltare al loro impegno.
Una sconfitta dovuta al fatto che da sempre, ma da circa due decenni con intensità sistematica, quel poco di buono che bene o male era stato avviato e in parte costruito nella scuola italiana, è stato del tutto distrutto.
E non certo, come affermano alcuni, per colpa delle idee buoniste legate al sessantotto e al pensiero (del resto spesso contraffatto) di don Lorenzo Milani.
Anzi, è proprio il contrario. Tutto quello che il sessantotto aveva lasciato intravedere in termini di creatività, socialità, innovazione, impegno e cultura, è stato sistematicamente tradito.
Per quanto riguarda don Lorenzo Milani, il suo pensiero profondo, per lo più, è stato semplicemente non capito. O rifiutato. Probabilmente perché troppo scomodo?

(continua)


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