Urgente ritorno ai valori
Francesco Paolo Catanzaro - 31-12-2002
La recente notizia della clonazione umana ci ha sconvolto. Ma ancora di più ci sconvolgono i tentativi dell'uomo di sovvertire i meccanismi della natura ricercando metodi per creare un uomo nuovo. La scienza deve andare avanti; ma potremmo domandarci fino a che punto sia lecito proseguire quando le sperimentazioni sono contro l'uomo e non per l'uomo. L'idea di un clone da cui attingere organi in sostituzione dei nostri ormai logorati, la speranza di trasformarsi in Dio ed essere immortali si scontrano contro tutti quei valori che hanno retto l'umanità. E si perde repentinamente il senso religioso della vita, si dichiara lecito uccidere i propri genitori, squinternare famiglie secondo la logica del bene immediato sacrificando i figli sull'ara del proprio egoismo, sperimentare macchine che possa veicolare sensazioni e sfruttarne il senso per esasperare il sesso virtuale. E la famiglia dove va? I fiori che ho portato al primo appuntamento alla mia futura moglie, la poesia del romanticismo, l'innamoramento, il sognare assieme la costruzione di una famiglia per poter veicolare i nostri sogni e le nostre certezze a quelli che consideriamo i frutti del nostro amore che senso hanno oggi ed avranno in un futuro cosi triste e mortificante per la dignità umana?
La verità è che l'intelligenza umana si spreca in direzioni sbagliate. Non dobbiamo inseguire l'immortalità e perdere i Valori che ci identificano in una società con i suoi ritmi ed i suoi riti. Se lo facessimo, vivremmo una vita di Noia e di Egoismo. Impiegate, o scienziati, i vostri sforzi per migliorare la qualità della nostra vita. Forse ci sentiremmo più saggi quando potremmo fare il resoconto della nostra esistenza ed accorgerci che l'abbiamo vissuta intensamente riscoprendo che la bellezza e la magia della vita sta pure nel fatto che ha un inizio ed una fine.

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 Laura    - 06-01-2003
La morte. E' questo che ci fa paura? La morte, abbiamo paura anche a nominarla?
Ho paura della morte, ma ho più paura dell'immortalità e della sua compagna, la solitudine. Scusate la retorica, ma quest'umanità alla caccia di dio, di un dio con la d minuscola, mi sgomenta.