Quale futuro per il Centro -Sinistra?
Giocondo Talamonti - 14-10-2016
Siamo preoccupati dell'impasse che grava nella gestione amministrativa, dei contrasti emersi all'interno del Pd, nonché delle conseguenze che minacciano l'unità e il futuro del Centro Sinistra.

Terni ha urgente bisogno che le Istituzioni si attivino a garantire un governo stabile, liberato dalle pastoie di contrasti e dai giochi di potere interni al Partito Democratico, consentendole di affrontare e risolvere i tanti problemi che sono oggetto di una crescente e forte preoccupazione della popolazione.
In tale contesto, sono oggetto di valutazione le decisioni adottate dal Sindaco e dal Consiglio comunale in merito alla composizione della Giunta ed agli impegni programmatici di questa seconda parte del mandato amministrativo.
Le motivazioni alla base della riduzione a 5 dell'Esecutivo comunale risiedono nel risparmio di risorse finanziarie e in una migliore capacità operativa della Giunta. Tentativi che necessitano di convalida, al pari di quelli riguardanti il Bilancio comunale e i problemi connessi ad aspetti ancora irrisolti della realtà ternana.
Per questo è convinzione della nostra Associazione che il taglio degli Assessori e la nuova struttura della Giunta comunale, considerati a se stanti, non possano essere risolutivi dei numerosi problemi che attanagliano la città. A tutto questo si aggiungono le dimissioni dell'assessore Ballerani che lascia la Giunta per non aver condiviso, così si dice, la scelta del Sindaco di toglierle la delega al personale.

Da qui discende la necessità, anzi l'urgenza, che si giunga a chiarezza e determinazione sulle cose da fare.
A questo riguardo, siamo convinti che, con il contributo di tutti, si debba agire nelle seguenti direzioni:

1. il Consiglio comunale prepari e deliberi le misure da adottare evitando ogni condizionamento di parte, ponendo a base un'unica finalità: i bisogni e le aspettative della popolazione e il futuro della città. Uscire dalla logica di lotte interne al PD che ha, fino ad ora, ispirato le scelte amministrative con grave danno per le attese dei cittadini;

2. il Consiglio comunale, sia nella componente maggioritaria che di minoranza deve reagire e superare l'attuale acquiescenza e passività di fronte alla politica del Governo nazionale, causa di un sostanziale e pericoloso fallimento delle politiche locali. Sono maturi i tempi perché tutti i Comuni d'Italia (e quindi, il nostro) facciano sentire la loro voce in difesa di diritti primari oggi soffocati da scelte insostenibili;

3. il riconoscimento da parte del Governo a favore di Terni e Narni come "area di crisi complessa" è sicuramente un fatto positivo in quanto apre a nuovi e importanti interventi a sostegno, ma accresce le responsabilità del Governo della città chiamato a progettare con lungimiranza e concretezza politiche per la ripresa e lo sviluppo del territorio. La opportunità va sfruttata al massimo e si deve rendere concreto l'intervento promosso dalla Regione Umbria per risolvere i problemi di Terni. Si tratta di un percorso comune che deve vedere impegnati Sindaco, Giunta e Consiglio comunale, così come deve investire la partecipazione di tutte le forze a vario titolo coinvolte, da imboccare coesi per orientarlo strategicamente verso un motore di sviluppo del manifatturiero, coerente con gli obiettivi del programma 'Industria 4.0'.
Alle istituzioni, imprese, organizzazioni sindacali si chiede che diventino protagoniste di una progettualità innovativa, riempiendo di sostanza le linee guida del provvedimento ministeriale.

4. Fare chiarezza sulla reale situazione di Bilancio, ancora assai lontana, ma basilare per ricercare le soluzioni più idonee e alternative a quelle prospettate, quali il "predissesto" e la vendita dell'AFSM e delle quote dell'ASM. Sia utile l'esempio nazionale dove la privatizzazione adottata come scelta fondamentale ha portato ad un situazione che ha consegnato l'intero patrimonio industriale italiano in mano straniera senza risolvere la situazione economica, sociale e finanziaria del Paese. Sarebbe utile spiegare ai cittadini le ragioni che hanno consigliato alla maggioranza di centro-sinistra questa scelta.

Si impone la necessità di superare l'inadeguatezza del programma previsto per la seconda parte del mandato amministrativo, troppo generico e privo di certezze, con le indicazioni di provvedimenti concreti, realistici, operativi e tali da ricostruire un rapporto positivo con gli amministrati. Alle imprese del nostro territorio, ricco di multinazionali, si dovrà chiedere di programmare ed eseguire ricerca e innovazione, favorendo, di converso, stabilità ed efficienza con effetti sull'occupazione. In questo contesto, il ruolo dell'università è fondamentale e la Regione dovrà fare la sua parte per garantire anche a Terni il diritto allo studio universitario, continuando a finanziare in loco dottorati di ricerca e assegnisti in discipline coerenti con le traiettorie di sviluppo regionale. Analogamente, le stesse finalità devono perseguire i fondi strutturali 2014-2020 per l'attivazione di dottorati e dottorati industriali, di assegni di ricerca e master universitari. L'Associazione Politico-Culturale "Enrico Berlinguer", sempre attiva nel sostenere una comune politica di sinistra, convinta di poter offrire alla città un valido contributo di idee per sostenere e rafforzare il Centro Sinistra, ha, con documenti e iniziative, avanzato al riguardo precise proposte, ignorate e disattese con colpevole noncuranza. Il comportamento della nostra associazione è ispirato alla necessità di evitare che si lavori per lo sfascio quando c'è bisogno di stabilità.

A nessuno sfugge, oggi, l'urgenza di promuovere una consultazione di tutti i soggetti interessati al buon governo della città. Non si tratta di un'usurpazione dei poteri, ma di contribuire alla costruzione di progetti condivisi, per la ripresa e lo sviluppo del nostro territorio.

La speranza è che ciascuna delle forze interessate, con la propria autonoma iniziativa e proposta, ponga in secondo piano gli interessi particolari e dia il proprio contributo alla soluzione dei tanti problemi.
In tal senso, l'Associazione, ha chiesto un incontro al Sindaco, Sen. Leopoldo Di Girolamo, per un utile e fattivo dialogo.

Il Segretario
Ing. Giocondo Talamonti Il Presidente
On. Mario Andrea Bartolini

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