Il cielo sopra Aulnay
Cinemafrica - 23-05-2016
CANNES 69: SWAGGER
di Olivier Babinet
Il cielo sopra Aulnay


Guardare un quartiere periferico di Parigi dall'alto, a volo di uccello, e insieme captare i pensieri più intimi e i sogni di ragazzi e ragazze che lì abitano e si interrogano su cosa ci fosse prima della città, su cosa li aspetta nel futuro. Questa la scommessa, pienamente vinta, del documentario Swagger di Olivier Babinet, presentato all'Acid, capace di raccontare una cité sfatando tutti i luoghi comuni che riguardano i giovani delle banlieues parigine. In questo caso si tratta di Aulnay-sous-bois e la Tour Eiffel si vede in lontananza, eppure i francesi sembrano ancora più lontani, concentrati nella sola Parigi, mentre "qui vivono solo neri e arabi", come alcuni dei ragazzi intervistati dicono ...
Dalla naturalezza con cui i ragazzi e le ragazze si raccontano e si mettono in scena, è evidente che il regista, come ha anche spiegato nel corso della presentazione allo Studio 13, ha lavorato a lungo nella scuola di Aulnay-sous-bois, nel corso di una residenza, avendo così la possibilità di trovare la giusta intimità, di avere da parte dei protagonisti quella confidenza che molti di loro hanno ammesso di aver perduto nei confronti degli adulti, a causa di traumi infantili o torti subiti.
Lo sguardo empatico e capace di ascolto del regista, invece, li ha portati in un luogo pieno di luce e di energia, sospeso e raccolto come un "sogno di mezza estate": non a caso il film si chiude proprio con una citazione dall'opera di Shakespeare, da cui il regista si è ispirato per il titolo del film.

Leggi l'intera recensione di Maria Coletti su Cinematica
interventi dello stesso autore  discussione chiusa  condividi pdf