Uomo di colore: la strana metamorfosi di un libro
Enrico Roversi - 04-02-2016

A volte capita. Presti un libro ad un collega, te ne dimentichi, il libro non viene restituito e quando ti serve non ricordi più quando e a chi l'hai prestato. Mi è successo con «Uomo di colore» di Jerome Ruillier edizioni Arka 2000, un bellissimo volume, splendidamente illustrato che nasce da un racconto africano contro il razzismo. Un bambino nero parla a un bambino bianco e mette in discussione, con semplicità e allegria, l'epiteto "uomo di colore": lui ha sempre la pelle scura, mentre il coetaneo nasce rosa, diventa rosso con il sole, blu con il freddo... Un libro intriso dall'inizio alla fine di umorismo. Come sosteneva Avner Ziv nel suo "Perché no l'umorismo? Il suo possibile ruolo nell'educazione" Emme Edizioni 1981: "Tra tutti i comportamenti umani, l'umorismo è forse il più ricco...Ciò che avvertiamo è una gioia pura, un vero piacere. L'umorismo, oltre a queste manifestazioni fisiologiche, contiene in sé tutta la ricchezza della psicologia umana. Comprende aspetti intellettuali, emotivi, sociali e fisiologici". A scuola, nell'affrontare certi argomenti (ma non solo), di umorismo abbiamo estremamente bisogno.
Ho ricercato questo libro scoprendo che ormai è fuori catalogo ma ne esiste una nuova edizione da parte dello stesso editore. Delusione. Il titolo è stato cambiato, il testo è stato modificato, le illustrazioni sono completamente diverse.

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