Scempi e scempiaggini
Cosimo De Nitto - 10-07-2015
Stefania Giannini. "Abbiamo restituito autonomia ai dirigenti scolastici e messo 3 miliardi a regime, il governo dimostra di ritenere strategico il settore dell'istruzione. Le proteste? Quelle sono quasi organizzate, mentre il consenso è sempre individuale e io sono convinta che il consenso crescerà".

1) Sacrosanto vero il fatto che hanno dato autonomia ai dirigenti (non "restituito". Si restituisce ciò che è stato tolto, non ciò che non hanno mai avuto nella storia della Repubblica). Hanno dato autonomia ai dirigenti, dunque, non alle scuole, alle comunità scolastiche che, al contrario, quella poca autonomia che avevano con gli organi collegiali ora non l'avranno più. La Giannini, dunque, ammette ciò che noi abbiamo fin dall'inizio rinfacciato a questo governo e che gli agit prop renziani hanno cercato di nascondere con slogan menzogneri. Il ddl dà autonomia al solo dirigente togliendola alla comunità scolastica. Il termine "autonomia", guarda caso, è di origine greca. Deriva dalle parole autòs (se stesso) e nòmos (legge). Significa darsi la legge da soli. Il dirigente dunque si dà la legge da solo come ente autocratico che risponde solo al governo. Come può definirsi il paese in cui la scuola, la pedagogia, la formazione sono controllati e impartiti direttamente dal governo tramite suoi emissari diretti da esso controllati, ricattati con il compenso e con la minaccia della rimozione? Solo i paesi dittatoriali hanno questa legislazione. L'Italia sembrava sicura da tentazioni autoritarie sotto l'ombrello della Costituzione relativamente alla libertà d'insegnamento. Siamo ad un cambio di regime e molti non se ne sono accorti.

2) Abbiamo messo 3 mld a regime. Più della metà di quei miliardi derivano da tagli alla scuola stessa e il restante deriva dalla mancato rinnovo contrattuale. Una partita di giro insomma in una situazione che vede l'Italia agli ultimi posti relativamente alla spesa per l'istruzione.

3) "il governo dimostra di ritenere strategico il settore dell'istruzione". Menzogna. Sarà così solo quando il governo investirà nella scuola come la media dei paesi europei.

4) Che siano organizzate solo le proteste e non il consenso è un'affermazione che solo chi è digiuno di nozioni minime di democrazia può fare. E chi lo dice che il consenso è solo e sempre individuale? Non esiste dunque un consenso "organizzato"? E i partiti politici, i sindacati, le associazioni cosa sono? Organizzatori di proteste (anche e se lo ritengono) o organizzatori di consenso? E quali sono i paesi in cui i governi delegittimano la protesta organizzata preferendo ad essa il consenso silente e individuale, nemmeno sociale? Quali sono i paesi in cui la protesta, l'opposizione, la partecipazione civile sono considerati opera di "squadristi" e gli scioperi sindacali sono ritenuti "politici"?

Ministra Giannini, se lo faccia dire: con una sola frase lei ha condensato, a sua insaputa ovviamente, la filosofia di questo scempio che voi del governo di nominati (nel suo caso anche di cambia casacca) chiamate "riforma strutturale", e più in generale la cultura politica che vi ispira e muove. Una coltura politica che non solo è distante dagli interessi e dai diritti di chi lavora, chi soffre, chi patisce ingiustizie e discriminazioni, chi ha sete di speranza, di futuro, ma è distante anche dalla Costituzione e dal concetto di democrazia che la permea dal primo all'ultimo articolo.

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