Successo dello sciopero a Bologna
Cobas scuola Bologna - 08-06-2015
Decisivi gli scioperi degli scrutini di questa settimana: il blocco corale di essi è l'arma migliore per battere il Ddl "cattiva scuola", imporre il No al preside padrone e ai quiz, e l'assunzione stabile dei precari

Successo del blocco degli scrutini a Bologna. Iniziano ad affluire i primi dati che testimoniano la volontà e la determinazione degli operatori della scuola a non volere il DDL Renzi . Dai primi dati sappiamo che la totalità o quasi degli scrutini è già stata bloccata o lo sarà nel proseguimento della giornata di oggi e di domani nelle seguenti scuole: Aldrovandi-Rubbiani, Keynes, Luxemburg, Mattei, Laura Bassi, Malpighi di Crevalcore, Copernico, Pacinotti, IC 8, IC 6, IC 5, Longhena , Fortuzzi, Sabin, Manfredi Tanari, Besta, Guinizelli, Guercino, Testoni, Panzini, Irnerio, S. Matteo della Decima, Romagnoli, Scandellara, Bombicci, Minerbio, San Martino di Bentivoglio. Inoltre stanno arrivando segnalazioni che in altre decine di scuole sono nati comitati di sciopero... blocchi anche al Cassiano da Imola, Carducci, Farini ecc.

D'altra parte era impossibile anche per un Grande Imbonitore non prendere atto che la perdita di milioni di voti è dipesa in primo luogo dalle politiche neoliberiste del governo e in particolare dall'attacco sferrato contro la scuola pubblica: un attacco così violento da aver provocato il 5 maggio il più grande e unitario sciopero generale di sempre, e poi i rilevantissimi scioperi contro i quiz Invalsi, da noi promossi, con la straordinaria partecipazione dei genitori (che hanno lasciato a casa i propri figli alle Elementari il 6 e il 7 maggio) e degli studenti il 12 maggio, che hanno annullato un terzo delle prove a base di indovinelli.

Solo che Renzi non pare ancora consapevole del grado di avversione dei lavoratori/trici rispetto alla catastrofica idea di consegnare le scuole a dei presidi-padroni secondo il pessimo modello aziendale alla Marchionne. E vorrebbe cavarsela lasciando ai presidi i superpoteri ma aggiungendovi una sorta di "clausola di sicurezza", imponendo loro il cambio di scuola ogni sei anni: come se il problema fosse il grado di corruttibilità del preside e non la carica di per sé degradante e distruttiva dei superpoteri sull'intero funzionamento della collegialità scolastica. Da varie parti sentiamo crescere le speranze che il Ddl venga battuto in Senato dal voto delle opposizioni interne al PD. Come COBAS non abbiamo mai fatto gran conto sulle alchimie di Palazzo: ma siamo comunque convinti che l'arma davvero decisiva per bloccare il Ddl (ed imporre un decreto per l'assunzione stabile dei precari che da anni lavorano nella scuola) sia il successo plebiscitario dello sciopero degli scrutini . Nei giorni scorsi, di fronte alla sleale, e a nostro parere illegale, manovra di alcuni presidi che hanno convocato gli scrutini prima che le lezioni terminassero, lo sciopero è stato totale. Ma il test decisivo ci sarà a partire da oggi, e noi siamo fiduciosi che lo sciopero supererà anche quello, già oceanico, del 5 maggio, bloccando almeno il 90% degli scrutini.




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