Lettera aperta al Sindaco Virginio Merola e all'assessore Marilena Pillati
Cobas Bologna - 30-04-2015
per diffusione agli organi di stampa

"Valorizzazione dei centri anni verdi per preadolescenti.
Sostegno alle esperienze di autogestione dei giovani e formazione contro la dispersione scolastica, il disagio, la violenza, per educare al rispetto delle differenze, a partire da quelle di genere.
Favorire progetti offerti dai diversi quartieri per i giovani"


Gentilissimo Sindaco Merola e gentilissima assessore Pillati
le frasi sopra riportate sono, come ben ricorderete, uno dei punti del programma di governo di Virginio Merola.

Il Cobas degli educatori di Istituzione Educazione e Scuola, però, non capisce il perché di un tale scollamento tra le parole di un programma e la realtà delle cose.

I Centri Anni Verdi e OfficinAdolescenti, centri educativi che da anni lavorano in rete con gli altri servizi di Bologna, operano per l'inclusione di ragazzi delle scuole medie e delle loro famiglie: in questo, rappresentano per molti minori un forte punto di riferimento capace di organizzare percorsi di sostegno scolastico, attività e laboratori con lo scopo di condividere relazioni sane e proficue per la crescita di molti preadolescenti e adolescenti e prevengono il disagio giovanile.

Questa realtà virtuosa e socialmente inclusiva ora versa in condizioni a dir poco deficitarie, senza la possibilità di ricevere un budget da mesi e con notevoli altre problematiche, non ultima quella delle pulizie e della manutenzione delle strutture.

Gli educatori hanno sempre perseguito i punti che lei stesso, signor sindaco, aveva espresso nel suo programma di governo.

Adesso, però, non possiamo più tacere le condizioni di assoluta precarietà in cui versano i Centri Anni Verdi.

Quest'anno, con l'attuale mancanza di organizzazione e di budget dedicato, agli operatori e ovviamente a tutti gli utenti è stata preclusa la possibilità di vivere un'esperienza di crescita fruttuosa e costruttiva per il proprio futuro, poiché, probabilmente, l'amministrazione comunale ha deciso di disinteressarsi di loro.

E che "servizio" è quello che non ha le risorse necessarie per operare?

In quali condizioni lavorano gli educatori?

Che cosa offriremo ai nostri ragazzi?

Già, perché è facile spersonalizzare e chiamarli semplicemente "utenti".

Chiamiamoli con il loro nome: sono i nostri cittadini più giovani: non investire su di loro significa rinunciare al futuro.

Di tutti.

Per tutto questo, vi invitiamo - per l'ennesima volta - a incontrarci.

Cobas degli educatori riuniti di Istituzione Educazione e Scuola.


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 Cobas Bologna    - 30-04-2015
Indizione Conferenza stampa
Viene indetta oggi una conferenza stampa presso la sala RSU aziendale del sindacato CubCobas Comune di Bologna (aderente alla Confederazione Cobas), in via Ugo Bassi 2, al secondo piano; alle ore 11.
La conferenza stampa è indetta sui temi relativi alla situazione dei servizi educativi dell'Istituzione Educazione e Scuola del Comune di Bologna.
I temi principali sono riportati nella lettera aperta sopra riportata.