Scuola-azienda: una relazione vitale
Enrico Maranzana - 29-04-2015

"Le scuole diventeranno aziende, funzioneranno come le aziende, con parole d'ordine chiare, quali produttività, efficienza, competitività, profitto, meritocrazia funzionale alla concorrenza per sfornare non più cittadini, ma lavoratori" è uno slogan ricorrente, intriso di negatività.

E' un tipico messaggio pubblicitario: acritico, che sollecita risposte emotive.

E' un pensiero con due fondamenti: un'idea d'azienda desunta dal linguaggio domestico e l'indisponibilità a mettere in discussione la mission della scuola.

La dottrina scientifica definisce l'AZIENDA sistema di forze in evoluzione, la cui attività è unitaria e finalizzata, con componenti che trovano il loro significato nell'interazione con l'ambiente organizzato, governato attraverso il controllo che si esercita confrontando gli obiettivi programmati con i risultati conseguiti [feed-back].

PRODUTTIVITA' - rapporto tra risorse impiegate ed esito della gestione. Misura l'efficacia del servizio scolastico.

EFFICIENZA - esprime il principio del minimo sforzo, evita gli sprechi.

COMPETITIVITA' - confronta e giudica la gestione scolastica di scuole con condizioni iniziali analoghe.

PROFITTO - i voti che il consiglio di classe assegna sono voti di profitto.

MERITOCRAZIA - problematica la cui soluzione è condizionata dalla puntuale modellazione del sistema educativo. Questione complessa ma essenziale.

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 Carla Giulia    - 29-04-2015
Che lezioncina!
Se ho capito bene, il senso del pezzo di Maranzana è insegnare agli insegnanti!
Ebbene caro Maranzana il senso della riforma Renzi e la trasformazione della scuola in azienda, in atto ormai da tempo, è quello di trasformare un diritto (all'istruzione) in merce.
Le conseguenze ?
Arricchire chi è ricco, impoverire l'Italia.

 Carla Giulia    - 04-05-2015
Per Maranzana: per fortuna che avevo scritto " se ho capito bene"...