breve di cronaca
Anticipi: cosa succedera' per il prossimo anno?
Tuttoscuola - 09-12-2002
Mancano poche settimane all'apertura delle iscrizioni per l'anno scolastico 2003-2004, prevista a gennaio. E con le iscrizioni ritorna il ritornello: anticipo si', o anticipo no? A quale modello di scuola
ci si potra' iscrivere, alla nuova scuola della Moratti o a quella attuale?
Una cosa e' probabile: al disegno di legge di riforma gia' passato al Senato e ora all'esame della Camera verranno introdotti emendamenti e ci sara' bisogno di un successivo passaggio al Senato. In ogni modo
non sara' approvato in tempo utile per le prossime iscrizioni scolastiche. I genitori che puntano sull'anticipo di iscrizione non potranno percio' contare sulla legge e, quindi, non potranno avanzare richiesta. A gennaio.
Ma se la legge, come tutto fa pensare (devolution permettendo), sara' approvata nei prossimi mesi, un primo effetto applicativo sara' proprio nella possibilita' di iscriversi in anticipo alla scuola
dell'infanzia o alla prima classe elementare.
I finanziamenti per questa operazione - a meno di modifiche da parte di Montecitorio - sono gia' previsti nel disegno di legge, compreso il 2003-04. Potranno quindi essere assunti nuovi insegnanti da assegnare
alle classi costituite per effetto dell'eventuale aumento di iscritti. La riforma nel suo complesso puo' anche ritardare l'avvio, ma l'anticipo di iscrizione puo' invece avvenire ugualmente, perche' e'
di fatto indipendente. Con tutta probabilita' il MIUR potra' riaprire entro settembre 2003 le iscrizioni per gli anticipatari e consentire, questa volta come accoglimento di un diritto sancito dalla legge,
l'ammissione anticipata alla frequenza di chi compie tre o sei anni entro il 28 febbraio 2004.
Per la cronaca, nelle 251 istituzioni scolastiche che stanno attualmente sperimentando la riforma, gli anticipi sono stati circa 2.700 tra infanzia e prima elementare, pari a circa l'11% degli iscritti alle classi sperimentali. E a proposito di sperimentazione,
uno degli aspetti sui quali e' bene che si soffermi il monitoraggio in corso, e' su come stanno interagendo gli enti locali coinvolti: in questo senso, con la devolution gia' alla prima approvazione parlamentare, il progetto sperimentale puo' rappresentare un test molto importante.

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 donnarumma federico    - 16-01-2003
non e'giusto far perdere un'anno scolastico a bambini nati in gennaio e febbraio.pertanto non approvare la riforma scolastica,significherebbe andare a colpire economicamente parlando,quelle famiglie che hanno visto nascere i propri figli nei primi due mesi dell'anno.chi come me ad esempio,che ha due gemelle nate in gennaio,sara'costretto a pagare la scuola privata,anziche'usufruire della scuola statale come mi spetterebbe per diritto.a titolo d icronaca,sono un'operaio fiat.piove acqua sul bagnato!!!!!grazie