Davide Faraone, sottosegretario all'istruzione dichiarazioni contestate
Comit. Naz. a sostegno della Legge d'iniziativa popolare - 16-02-2015
Con una forte presa di posizione, il Comitato nazionale a sostegno della legge d'iniziativa popolare "per una buona scuola per la Repubblica" ha replicato alle affermazioni del sottosegretario all'istruzione Davide Faraone.
Riportiamo qui, per chiarezza d'informazione il comunicato stampa del Comitato:

"Ieri, nel corso della trasmissione radiofonica "Fahrenheit su rai3, il sottosegretario al Miur onorevole Faraone si è così espresso: "Faremo un decreto in cui ci starà dentro tutto quello che riteniamo utile per la scuola italiana. Lo strumento del decreto ci consente di fare tutto in fretta perché sono molte le riforme che vanno in Parlamento ma poi si perdono in quella palude, quindi non si conclude mai una riforma utile della scuola".
Parole che esprimono un volgare disprezzo per le funzioni del Parlamento, considerato uno strumento inutile ("una palude in cui tutto si impantana"), un ostacolo da poter bellamente aggirare con lo strumento della decretazione d'urgenza
E' così resa evidente l'intenzione del governo di andare oltre quanto fino all'altro ieri più volte dichiarato: decreto d'urgenza per il precariato docente, disegno di legge per la riforma della scuola.
Denunciamo quindi con forza le intenzioni del governo che dichiara di voler procedere ad una riforma complessiva della scuola in modo illegittimo, superando i limiti posti dalla Costituzione alla decretazione d'urgenza, svuotando delle sue funzioni il Parlamento e realizzando nei fatti, oltre che nelle parole, uno sfregio alla democrazia e alla dialettica parlamentare.
Denunciamo che si voglia ricorrere a tale improprio strumento anche per evitare il confronto con la ragionevolezza, la chiarezza, la semplicità e la costituzionalità dei principi contenuti nella legge d'iniziativa popolare "per una buona scuola per la Repubblica" già in Parlamento da mesi, sia alla Camera che al Senato, riproposta da 33 deputati e senatori, ed oggi finalmente conosciuta dall'opinione pubblica anche grazie all'informazione indipendente e coraggiosa della trasmissione "Presadiretta".
L'uso della decretazione d'urgenza renderebbe infatti del tutto impossibile il confronto tra la proposta governativa e la Lip, sottoscritta in maniera certificata da oltre 100.000 cittadini, seppellendola ancora una volta sotto la polvere parlamentare, seppellendo con essa la scuola della Costituzione, rendendo evidente a tutti quanto sia del tutto insincera la tanto declamata "volontà" del governo di voler ascoltare e confrontarsi con tutti. Si tratta, ancora una volta, di sola propaganda, di sole spudorate bugie.
Ci appelliamo agli studenti, ai genitori, agli insegnanti, ai cittadini tutti affinché esprimano con forza la propria indignazione e la propria volontà di difendere la scuola pubblica statale e l'idea stessa di democrazia
".

Il Comitato nazionale a sostegno della Legge d'iniziativa popolare "per una Buona scuola per la Repubblica"

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