L'antefatto:
VIRUS
(aids e malattie sessualmente trasmesse)
“Se ami, vuoi il bene di chi ami. Se ami, rispetti chi ti ama”.
Con questa frase si apre il volumetto dedicato all’illustrazione, in 20 capitoli, delle malattie trasmesse sessualmente, in particolare l’aids.
Conoscerle è importante non solo per comportarsi in modo corretto,
ma anche per aiutare gli altri (amici e compagni) con informazioni utili, a volte, anche a salvare la vita.
L'appello:
La LILA accusa il ministro Giovanardi di falsificare la realtà quando afferma di aver ricevuto consulenze e approvazioni dagli esperti nella realizzazione dell’opuscolo “Virus”. Informazioni erronee e consigli moralistici non salvano dal contagio ma mettono a rischio la vita di tanti giovani. Il ministro Giovanardi ha affermato oggi alla Camera di aver ricevuto l’approvazione della Commissione Nazionale AIDS, la quale sostiene il contrario. Il ministro Giovanardi ha affermato oggi alla Camera di aver ricevuto l’approvazione della Consulta nazionale del Volontariato AIDS, alla quale la LILA partecipa come membro: noi sosteniamo quindi il contrario. Il ministro Giovanardi ha affermato oggi alla Camera, e pochi giorni fa il ministro Sirchia alla stampa, che l’opuscolo è rivolto ai giovani di 14-15 anni (da cui l’inutile e misera giustificazione del linguaggio “banale”): la distribuzione è prevista per le scuole secondarie superiori. Esperti e tecnici del settore non possono aver dato informazioni erronee come quella dell’incerta sicurezza del preservativo: quindi non sono stati consultati o volutamente non ascoltati. Informazioni erronee e consigli moralistici non salvano dal contagio ma mettono a rischio la vita umana. La LILA ribadisce il drammatico impatto che questo opuscolo potrà avere nella popolazione giovanile e chiede ai ministri Sirchia e Moratti di non distribuirlo, e alle autorità scolastiche di rispedirlo al mittente.
COMUNICATO
L'opuscolo “Virus" aids e malattie sessualmente trasmesse
della campagna ministeriale "Missione salute"
è un vero e proprio attentato alla lotta all'AIDS:
un milione e trecento mila copie
che minacciano il diritto alla salute di molti più giovani.
Oggi siamo più che mai in preda a sentimenti di rabbia e di sconforto, nel vedere come chi è preposto ad attuare politiche di tutela del diritto alla salute, agisce invece politiche che vanno in direzione del tutto opposta.
Sono anni che ci battiamo affinché l'AIDS venga percepita come una malattia come tutte le altre, scevra di colpe personali o di castighi divini, anni di progetti affinché le persone familiarizzino con il preservativo. Quale valore più alto esiste se non la tutela della vita, che in questo caso si può agire utilizzando il condom? Questo opuscolo offende i giovani ai quali si rivolge etichettandoli implicitamente come dissoluti e superficiali, offende le persone sieropositive etichettandole come persone che se la sono cercata e prive di valori "alti", offende le associazioni di lotta all'AIDS rinnegando e sconfermando tutto il loro lavoro svolto sino ad oggi e offende chi fino ad oggi ha lavorato nella ricerca volta a mettere a fuoco le evidenze scientifiche su cui si dovrebbero basare i programmi di prevenzione.
Non è accettabile che i soldi pubblici vengano investiti per il non raggiungimento di obiettivi che dovrebbero rendere in termini di salute pubblica ed economici di risparmio.
Quanto tempo impiegheremo a rimediare i danni che questo opuscolo produrrà?
CHIEDIAMO QUINDI
ai ministri Sirchia e Moratti di non distribuire l'opuscolo
e
ai genitori e ai professori responsabili e sensibili al diritto alla salute di opporsi alla sua distribuzione
e, se l’opuscolo non verrà ritirato
invitiamo le istituzioni scolastiche a rispedirlo al mittente.
Per adesioni: Ufficio stampa LILA Nazionale
Il commento:
L'On. Franco Grillini DS contro le dichiarazioni di Carlo Giovanardi sull’AIDS in occasione del Question Time del 4 dicembre 2002-12-04
Un cumulo di falsità: sono quelle che il Ministro per i rapporti col Parlamento Carlo Giovanardi ha pronunciato rispondendo al question time dei DS sull’opuscolo AIDS di Sirchia e Moratti rivolto ai giovani e che sarà distribuito in 1 milione e 200 mila copie nelle scuole secondarie superiori italiane. 1) Non è vero che l’opuscolo sia stato approvato dalla Consulta nazionale del Volontariato che, viceversa, era stata tenuta all’oscuro di tutto; 2) Non è vero che sia stato approvato dalla Commissione AIDS che, viceversa, ne ha appreso l’esistenza dalla stampa; 3) Non è vero che l’opuscolo sia rivolto ai 14-15 enni come ha affermato il Ministro Giovanardi perché sarà distribuito nelle scuole secondarie superiori quindi ad un pubblico di 14-19 enni, età in cui il sesso è stato scoperto da tempo; 4) Non è vero che il preservativo copra “solo” per l’80-85% come ha affermato in modo irresponsabile Giovanardi (da quale fonte ha preso questo dato?) perché come dicono gli esperti, più volte evocati dall’ineffabile Ministro, il problema reale è l’uso corretto del profilattico che copre il 100% del rischio; 5) Non è vero che un esperto dell’argomento possa dire che l’allattamento, il parto e la gravidanza siano a rischio in quanto tali, questo messaggio è proprio sbagliato sul piano scientifico; 6) Non è vero che sulla sessualità occorrano insegnamenti morali: l’unico insegnamento utile da un punto di vista sanitario è come difendersi efficacemente da una malattia infettiva mortale, ovvero la diffusione e l’uso corretto del preservativo.
Resoconto stenografico del Question Time
Giovanardi vuole lo Stato Etico e con lui i Ministri della sanità e della Istruzione Pubblica.
Il miglior commento all’opuscolo sull’AIDS del Governo che invita i giovani alla castità è stato quello delle Iene, la nota trasmissione televisiva di Canale 1. Nella puntata di domenica 1 dicembre i due comici conduttori hanno commentato in questo modo l’invito alla castità: “Dire che per non prendere l’AIDS non bisogna fare sesso è coem dire che per non invecchiare occorre suicidarsi da giovani”.
CARLO GIOVANARDI, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Signor Presidente, in tema di sorveglianza e di lotta all'AIDS ed alle altre malattie infettive, è stato elaborato, con il concorso e l'assenso della Consulta del volontariato, un testo che ha ricevuto il parere favorevole del Consiglio superiore di sanità, è stato trasmesso all'autorità garante per la protezione dei dati personali e, successivamente, sarà inviato alla Conferenza Stato-regioni per il parere di legge.
Contrariamente a quanto affermato nell'interrogazione, la collaborazione della Commissione nazionale per la lotta contro l'AIDS con la Consulta del volontariato per l'AIDS non si è mai interrotta: prevista da specifici decreti del ministro della salute, essa si è concretizzata, nell'anno 2002, in apposite riunioni dei due organismi ministeriali tenutesi, rispettivamente, dieci e cinque volte nel corso dell'anno.
Per quanto riguarda il progetto «Missione salute», che riguarda anche altre questioni importanti oltre l'AIDS, esso rappresenta la prima ampia e strutturata campagna di educazione alla salute destinata al primo biennio delle scuole superiori, promossa, in tutto il paese, dal ministero della salute e da quello della pubblica istruzione.
Stiamo parlando di un progetto che si rivolge a ragazzi di 14,15 anni specificatamente, per cui i messaggi non possono essere paragonati a quelli per gli adulti. Gli opuscoli non mirano ad un sapere esclusivamente tecnico specialistico, ma alla crescita dei ragazzi in un contesto di vita più cosciente, responsabile e progettuale e, per questo, non sono distribuiti direttamente. Essi sono uno strumento nelle mani degli insegnanti, chiamati a mediare e a progettare tempi, modi e contenuti della proposta educativa in piena autonomia didattica.
Questo strumento punta a sollecitare i ragazzi al dialogo, in modo particolare sull'AIDS, alla discussione, alla critica fra di loro, in gruppi, con gli insegnanti, con la famiglia, e a partecipare ad argomenti come infortuni in casa, la dipendenza, la donazione di sangue e di organi, l'educazione alle
relazioni interpersonali, all'alimentazione, eccetera. In particolare, sull'opuscolo sull'AIDS virus, bisogna sottolineare qualche punto.
I testi derivano da pubblicazioni scientifiche controllate ed elaborate dagli esperti del Ministero della salute e dalla commissione nazionale lotta AIDS e da pedagoghi del Ministero dell'istruzione e della ricerca. I contenuti sono in piena sintonia con le conoscenze più recenti sulla diffusione del virus, parlando apertamente di quella che oggi è considerata la principale via di trasmissione per i rapporti sessuali. L'uso del profilattico è espressamente contemplato dall'opuscolo ed esplicitamente richiamato più volte nell'individuazione e nell'analisi di comportamenti responsabili e coerenti improntati alla reciproca fiducia e conoscenza. Quando si citano i comportamenti a rischio, tra cui le attività sessuali con partner sieropositivi, si ricorda molto giustamente che un corretto uso del preservativo riduce dell'85-90 per cento la possibilità del contagio, il che vuol dire che rimane una possibilità di contagio del 10-15 per cento. Quindi, siamo in una sicurezza relativa ed è giusto che i nostri ragazzi siano persone consapevoli a cui dare strumenti per crescere e scegliere consapevolmente. Questi sono i criteri ispiratori del progetto «missione salute». Sarebbe un educatore veramente strano chi dicesse: siete sicuri al 100 per cento. Gli si dice, piuttosto: riduci il rischio dell'85-90 per cento.
Per tali motivi, e concludo, si ritiene che l'opuscolo in questione non debba essere ritirato, ma semmai sostenuto con impegno da tutti coloro che hanno sinceramente a cuore la salute dei nostri ragazzi.
PRESIDENTE. L'onorevole Labate ha facoltà di replicare.
GRAZIA LABATE. Signor Presidente, mi spiace doverla in parte smentire, ministro Giovanardi. Leggo una citazione in diretta del professor Moroni, eminente infettivologo dell'istituto Sacco di Milano, il quale nella conferenza stampa di sabato scorso, alla presenza del ministro Sirchia, ha detto che era molto addolorato per un problema di forma e di sostanza. Il professor Moroni fa parte della commissione nazionale AIDS e ha dichiarato che la commissione, che è un gruppo specifico di esperti in comunicazione ed informazione, è stata tenuta all'oscuro nella predisposizione dell'opuscolo.
CARLO GIOVANARDI, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Non è vero!
GRAZIA LABATE. Poi, le vorrei parlare, visto che lei ha detto che invece esperti hanno preparato la parte dedicata all'AIDS, dei messaggi assolutamente negativi, non da un punto di vista del valore o della cultura di riferimento, ma anche strettamente dal punto di vista dell'informazione, rivolti ai giovani di quell'età di cui lei ha detto (l'opuscolo, però, si sa, in un milione e 300 mila copie verrà diffuso non solo nelle scuole dell'obbligo ma anche in quelli superiori).
Il messaggio assolutamente ambiguo ed effettivamente, sul piano scientifico, scorretto è quello dal titolo: mamma sono triste. Come se i giovani avessero già contratto di per sé il virus dell'AIDS.
Il secondo messaggio molto negativo è quello che l'unico modo per proteggere il corpo e l'anima è astenersi dei rapporti sessuali.
Il terzo messaggio negativo è quello che collega il contagio ai rapporti con persone che si dedicano alla droga. È noto, lei avrà il bollettino dell'Istituto superiore di sanità, il contagio oggi nel nostro paese, per il 60 per cento, avviene nei rapporti eterosessuali e non con gruppi a rischio.
Ecco perché gli eminenti esperti della commissione nazionale AIDS e tutte le associazioni della consulta hanno sollevato un grido di dolore, perché si continua a fare cattiva informazione, scorretta informazione, ormai dando ai nostri giovani una concezione sessuofobica o addirittura epidemica dei rapporti sessuali.
CARLO GIOVANARDI, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Questa è la vostra!
GRAZIA LABATE. No, la nostra è corretta e non è nemmeno di parte. Non ci sogneremmo mai di dare una visione etica del rapporto con la sessualità, signor ministro; è per questo chiediamo che il Governo ritiri questi opuscoli (Applausi dei deputati del gruppo dei Democratici di sinistra-l'Ulivo).