Diritto alla pensione, diritto all'assunzione
Marcella Raiola - 25-08-2014
Renzi dice che ci stupirà, come non ci avesse già lasciato letteralmente senza parole l'enormità dell'incostituzionale progetto di smantellamento della Scuola Pubblica, perseguito con un accanimento senza precedenti dalla Gelmini, che operò i primi tagli, e dalle politiche dissennate e privatistiche dei successivi ministri Pd, perfettamente allineate a quelle dell'umiliante èra Berlusconi.

I prestigiatori "stupiscono"; gli imbonitori promettono di "stupire" con magiche pozioni; i gradassi e gli spacconi vogliono "stupire"... Dal capo di un governo (tale anche se non eletto da nessuno né legittimato, perciò, a riformare alcunché!) ci si aspetta non che "stupisca", ma che rispetti i diritti dei cittadini, degli studenti e dei lavoratori!

I "Quota 96", 31 anni di contributi e 65 di età, lasciati in cattedra fino al 2018 da una "svista" dell'addolorata Fornero, sono più che stupiti: sono addirittura esterrefatti! La loro vicenda pareva, dopo proteste infinite, definitivamente risolta qualche settimana fa, invece la campanella suonerà ancora per tutti loro, stremati e sdegnati, mentre 4500 precari pronti a subentrare resteranno ancora a bocca asciutta! Ma questo non era il governo "giovane", quello del dinamismo e dello "svecchiamento"?
Per mandare in pensione i colleghi Ata e docenti della "Quota '96" basterebbe una cifra pari allo stipendio percepito in cinque o sei anni da uno dei privilegiati consulenti o manager di questo ingrato Stato: VERGOGNA!

I diritti vanno rispettati, mentre le Riforme del sistema scolastico non si tirano fuori dal cilindro, ma devono essere l'esito di una seria riflessione pedagogica e di una coraggiosa prospettiva ideologica, culturale e formativa, cui in un paese di cittadini e non di sudditi e con docenti consci del loro ruolo, si dovrebbe pervenire dopo un ampio e democratico confronto! Abbiamo avuto tante "riforme" quanti sono stati i ministri dei governicchi imposti dalla BCE, e tutte si sono tradotte in tagli feroci, privatizzazione selvaggia e restrizione degli spazi di libertà e di agibilità politica per docenti e studenti!

Basta con le sorprese! La Scuola ha bisogno di continuità, cioè di assunzione immediata dei precari che da più di un decennio la mandano avanti, di regolarità di procedure, di recupero delle materie devastate e dei laboratori, di ripristino degli scatti, delle ferie rubate e dell'autorevolezza dei docenti, di collegialità e di rispetto delle prerogative di ciascuna categoria di lavoratori del settore... Una sola cosa ci stupirebbe davvero: CHE DOPO 7 ANNI DI LOTTA IL GOVERNO SMETTESSE DI DEPAUPERARE LA SCUOLA, DI DIFFAMARE I DOCENTI PER COPRIRE I PROPRI ERRORI E DI CIANCIARE DI COSE FATUE E IDIOTE, INVECE DI PENSARE A RISOLLEVARE LA NOSTRA SCUOLA!

VENERDI' 29 AGOSTO, dalle ore 11,00, IN PIAZZA TUTTI QUELLI CHE NON NE POSSONO PIU' DI ESSERE INSULTATI E BEFFATI, ASSIEME AI COLLEGHI "QUOTA '96", CHE NON VEDONO L'ORA DI LASCIARE LIBERE LE CATTEDRE!

VI STUPIREMO NOI, NON DANDOVI TREGUA!


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