Il silenzio dei colpevoli
Lucio Garofalo - 28-07-2014
Se la memoria non mi inganna, i raid aerei israeliani nella Striscia di Gaza sono iniziati da qualche settimana, mentre l'operazione militare terrestre è scattata da una settimana.

Ebbene, le vittime palestinesi, quasi tutte civili inermi, in grandissima parte bambini, hanno ormai raggiunto e superato quota mille. I morti israeliani sono poche decine, tutti militari. Per non parlare dei feriti e degli sfollati, che sono diverse migliaia tra la popolazione di Gaza.

In sostanza, si va delineando un eccidio di massa che non sarebbe eccessivo o fuori luogo rappresentare nei termini agghiaccianti di un "genocidio", e la cosiddetta "comunità internazionale" tace e latita. Il silenzio e l'indifferenza del mondo sono addirittura più terrificanti dei massacri e delle carneficine che Israele sta compiendo nella Striscia.

La cosiddetta "diplomazia internazionale" che, tradotto in un linguaggio meno ipocrita, è la difesa degli interessi delle cancellerie occidentali, sta assistendo alle stragi senza muovere un dito solo perché Israele costituisce un caposaldo del "mondo occidentale", cioè un bastione dell'imperialismo economico-militare delle superpotenze occidentali. Tutte le massime istituzioni mondiali tacciono.

Tace persino papa Francesco, che finora si era presentato come una figura attestata dalla parte degli ultimi, dei reprobi e diseredati della terra. Oggi i Palestinesi di Gaza sono gli ultimi tra gli ultimi, gli esseri più deboli ed indifesi, la parte più derelitta, reietta e sventurata dell'umanità.

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 Emanuela Cerutti    - 29-07-2014
Del resto il nostro mondo, che pure ha attraversato anni di lotte e conquiste per diventare più umano, si sta dimenticando di qualcosa che pareva inamovibile, come quei diritti su cui le grandi potenze si astengono, quando non li rifiutano: sulle votazioni Onu della scorsa settimana c'è da riflettere. Ma basta?