Carissimo Renzi: la scuola italiana ha bisogno di soldi, non di parole.
Gli edifici scolastici cadono a pezzi, mancano gli insegnanti di sostegno per gli alunni disabili, non vengono chiamati i supplenti, si toglie la possibilità di fare laboratori, non si acquistano i computer, le classi sono sempre più numerose.
L'istruzione non è un costo, ma un investimento per il futuro; la vecchia Europa ha bisogno di diplomati e laureati, di apprendimento di qualità.