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allegato la lettera/appello che il CdI del Meucci di Carpi ha inviato al Presidente della Repubblica, al Ministro Carrozza, ai parlamentari modenesi e alle OO.SS., per lamentare il grave e pesante taglio alle risorse per il Miglioramento dell'Offerta Formativa (MOF), risorse ormai ridotte ad ignobile elemosina istituzionale che non consentono di garantire i normali standard minimi di qualità, figuriamoci il miglioramento che si pretende di promuovere.
La lettera ha avuto riscontro sulla stampa locale e si registra una nota di risposta dell'On. Ghizzoni che oltre a renderla pubblica, l'ha inviata via mail al presidente del Consiglio di istituto.
La mail è incollata qui sotto.
Vi chiediamo non solo di dare massima diffusione all'appello, ma di far pervenire appelli analoghi ai destinatari e al paese tutto, per rendere in numeri incontrovertibili lo stato di impoverimento e di mera sopravvivenza in cui versano le scuole in Italia ... per non dimenticare che a pagare questa improvvida scelta dei governi che si sono fin qui succeduti, sono i portatori del diritto costituzionale all'istruzione, le nostre studentesse, i nostri studenti
Francesco Mele
...
Cortese Presidente,
le pongo in calce la risposta - alla quale ho dato veste pubblica - alla lettera aperta sulla decurtazione del MOF, promossa dal Consiglio di Istituto Meucci, che ha avuto la cortesia di inviarmi.
Nel ribadirle la mia totale disponibilità ad affrontare insieme i problemi evidenziati nella suddetta lettera, le porgo i migliori saluti,
Manuela Ghizzoni
12 febbraio
Istituto Meucci di Carpi, on. Ghizzoni "Non usare il Mof come un bancomat"
La deputata carpigiana Pd raccoglie le preoccupazioni espresse dal Consiglio di Istituto
"Gli studenti, i genitori, gli insegnanti, i dirigenti e il personale Ata dell'Istituto Meucci di Carpi hanno ragione: non si può usare il Mof, il fondo per il miglioramento dell'offerta formativa, come un bancomat": la parlamentare carpigiana del Pd Manuela Ghizzoni, vice-presidente della Commissione Istruzione della Camera, risponde alla
missiva che il presidente del Consiglio di Istituto del Meucci di Carpi ha inviato al presidente della Repubblica Napolitano, al ministro Carrozza e ai parlamentari modenesi, denunciando le pesanti ripercussioni sulla scuola derivanti dalla decurtazione del Mof, che in due anni è stato, di fatto, dimezzato con ripercussioni preoccupanti per l'autonomia delle istituzioni scolastiche.
Ecco la dichiarazione di Manuela Ghizzoni:
"Condivido le preoccupazioni di studenti, genitori, insegnanti, dirigenti e personale Ata: una riduzione così forte delle risorse per il miglioramento dell'offerta formativa non potrà non avere pesanti ricadute sull'autonomia scolastica e sulla qualità dell'offerta didattica dei singoli istituti. E questo l'ho detto in tempi non sospetti, cioè quando a fine 2012 l'allora governo Monti stipulò l'accordo che reperiva i fondi per il pagamento degli scatti stipendiali 2011 direttamente dal Mof, il fondo per il miglioramento dell'offerta formativa. Non si può usare il Mof come un bancomat, una strategia che ricorda troppo da vicino quelle adottate dal, non certo rimpianto, ministro Tremonti con i fondi FAS, i fondi destinati alle aree sottoutilizzate ri-orientati su una variegata gamma di altri usi.
L'intesa del 2012, quindi, non passò dal vaglio del Parlamento, fu frutto di un accordo presso l'ARAN, l'Agenzia per la rappresentanza negoziale per le Pubbliche amministrazioni. Come dissi allora, oggi lo ripeto: non si può mettere in contrapposizione le giuste tutele sindacali del personale e le altrettanto sacrosante necessità delle scuole.
Il Senato sta ora discutendo un decreto in materia: si intende rinviare alla successiva contrattazione tra le parti la decisione su dove ricavare le risorse necessarie per pagare gli scatti di anzianità 2012. E' l'occasione giusta per cambiare strada rispetto al passato: bisogna immettere risorse fresche per il buon funzionamento della scuola. Bisogna investire nella qualità dell'offerta formativa, favorire i progetti innovativi e non penalizzare gli insegnanti che svolgono funzioni strumentali a vantaggio della crescita dei nostri ragazzi e dell'intera comunità scolastica. E bene ha fatto il Partito democratico a porre questo obiettivo tra gli impegni prioritari per il rilancio del Paese: nelle ore che presumibilmente ci dividono dall'annunciata verifica di Governo, auspico che le esigenze concrete della scuola e della formazione rimangano un elemento di primissimo piano del confronto politico".