Severgnini, Cuperlo e Renzi: lo stile è l'uomo
Severo Laleo - 22-01-2014
Severgnini a Ballarò, con un eccesso di leggerezza, giudica l'italiano di Cuperlo praticamente incomprensibile, addirittura 'non italiano' e, bontà sua, giudica un ottimo 'italiano' il parlar di Renzi. È cambiato il mondo, se anche un autorevole conoscitore della lingua italiana, non è più in grado di leggere, distinguere e capire le differenze. E quasi insulta ricordando in un passaggio l'invito (a Cuperlo!!!) a usare il congiuntivo.
Anche le persone corrette a volte cadono miseramente.
Anch'io voglio, via, con altrettanta leggerezza, esprimere un giudizio non solo linguistico, ma di stile dell'uomo.
L'italiano di Cuperlo, articolato e vario, a vocabolario ampio, a frase costruita con sapienza, è l'italiano di una persona perbene, mite;nessuna parola o espressione di Cuperlo potrebbe mai ferire qualcuno.
L'italiano di Renzi è diretto, a frasi semplici, ricco di battute, dal vocabolario spesso insultante, specie quando parla degli altri, al contrario è plaudente quando parla di sé. E ha a tratti del violento il suo italiano. Ed è rude il suo sfottò.
Spesso è sprezzante e meraviglia la pazienza remissiva degli interlocutori.
Anzi a volte la compiacenza sorridente dei presenti è al limite della soggezione.
Ad esempio, parlare del governo in termini di "strapuntini e sgabelli" offende il Primo Ministro (Cuperlo avrebbe un vocabolario rispettoso); dire ai piccoli partiti interessati a discutete di 'soglia' elettorale di "arrangiarsi" e attribuir loro, ripetendo un luogo comune (ah, gli stereotipi!), un potere di ricatto pregiudizialmente, è distruggere/negare la presenza dell'altro.
Non può durare. Abbiamo già consentito sbagliando in passato all'italiano (si fa per dire!) di Bossi e Berlusconi di sferrare ingiustificate bordate contro tutto e tutti. Non possiamo continuare su questo andazzo.
Il rispetto deve diventare la cifra della nuova politica.
Altrimenti è tutto come prima.
E da Cuperlo anche Severgnini forse ha da imparare.
Lingua e stile.
O no?

Tags: Severgnini, Cuperlo, Renzi, italiano


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 DiCREt    - 26-01-2014
Perfetto! Un terzo comico, un altro millantatore un ennesimo "ghe pensi mi", non farebbe altro che incitare ancora alla rissa e spegnere quel residuo di pensiero critico che ci resta e ci può far uscire dall'abisso. Pensiero troppo lungo? Forse per gli sbruffoni ed loro estimatori.