Centro di accoglienza del personale docente, fulcro delle pratiche burocratiche legate alla identificazione lavorativa nella scuola, punto di arrivo di tutta la comunicazione ab aesterno: fax, email, telefonate varie, sede dei collegamenti internet ed intranet, la Segreteria è un punto di vitale importanza per la “ vita “ scolastica.
Quando, però, questo servizio si trasforma in Tempio Inviolabile al docente, in “Notre Dame” blindata perché chi la gestisce crede di essere onnipotente e vuole magari sostituirsi pure al Dirigente Scolastico, che è costretto a duellare verbalmente per capirsi vicendevolmente facendo sì che le loro grida si mescolino all’armonia intonata dalle prove del corso musicale che si accinge a preparare il Concerto di Natale e della Pace, la situazione non sembra più funzionare.
Certamente tra le tante qualità (?) umane si può per un attimo errare nell’indicare il carattere tendenzialmente aggressivo ed orientato al litigio pur di ottenere il suo obiettivo; ma quando un docente si sente insicuro in segreteria ecco che scattano meccanismi di allarme perché si tende o all’autodifesa o alla lamentela fatta alla Funzione Obiettivo preposta o peggio di peggio, all’Indifferenza, che non è di montaliana memoria, (Divina Indifferenza )ma Umana e Nevrotizzante Indifferenza che legata alla Sopportazione possono a poco a poco compromettere i rapporti comunicativi in ambito scolastico( la goccia lentamente buca la pietra!)
E chi fa notare che la segreteria come insediamento lavorativo è di TUTTI non sempre ottiene il sorriso di chi la gestisce, che dall’alto del suo scranno con in una mano una biro consumata e nell’altra un mouse, preso per la coda, sembra avvertire: “l’Etàt c’est moi” anzi “ l’écòle c’est moi!”
Certo, personaggi di tal genere se ne incontrano un po’ dappertutto; ma nella Scuola in particolare.
E se ci si lamenta del fatto che nei plessi scolastici mancano locali per attivare laboratori al servizio degli alunni, vedere che la segreteria di anno in anno sembra essersi ammalata di “ fagocitosi dei locali” tanto da estendere i suoi possedimenti in altri spazi attigui al centro direzionale dove v’è il Trono della Segretaria, ci fa un po’ pensare e rimanere amareggiati.
Forse un po’ più di umiltà potrebbe aiutare a favorire maggiormente la comunicazione e sicuramente potrebbe permettere uno svolgimento più sereno e sicuro dell’anno scolastico corrente.
Sandra Coronella - 30-11-2002
|
E' un messaggio ingiusto e ingeneroso e non rispecchia la realtà del lavoro ATA.
Mi fa male trovarlo in fuoriregistro, che considero un po' anche *mio*. |
margherita giromini - 30-11-2002
|
Mi sembra esagerato, un po' piagnone e poco costruttivo! E' vero che le nostre segreterie non sono il massimo dell'efficienza, e talvolta nemmeno della disponibilità, credo che una migliore relazione tra lavoratori della scuola potrebbe costruire una scuola sentita davvero di tutti.
Una dirigente scolastica che vede le cose stando a metà strrada tra i docenti e gli ATA. Margherita Giromini |
A. Parentini - 01-12-2002
|
Sono in perfetta sintonia con quanto scritto da Francesco. I dirigenti amministrativi (come si chiamano ora i segretari) rappresentano spesso un problema alla buona funzionalità della scuola. E' ovvio che ciò dipende in gran parte dall'intelligenza di chi occupa quella posizione. Se si sentono (a torto) onnipotenti è la fine della snellezza organizzativa e tutto diventa problematico. |
Cece - 01-12-2002
|
Conosco il problema, penso sia abbastanza esteso e come sostiene Francesco "quando un docente si sente insicuro in segreteria ecco che scattano meccanismi di allarme". Sopratutto se nella sua esperienza professionale ha vissuto altri rapporti e altri tipi di gestione.
E' probabile che questo si verifichi là dove il dirigente scolastico, per motivi che possono essere svariati, ma non giustificati, "deleghi" il personale dell'ufficio ad "amministrare" competenze che non gli sono proprie; ciò determina incomprensioni, frustrazioni e sicuramente risvolti negativi nell'organizzazione scolastica ..............
Francesco è stato forse un tantino mordace, penso che la sua "misura" sia colma.
Sarebbe interessante che un qualche organismo istituzionale analizzasse il problema, partendo magari da un'indagine capillare, forse si scoprirebbe che la realtà descritta è estesa e pesante, e di questo sicuramente non hanno responsabilità i tanti dirigenti e direttori dei SGA che lavorano e soffrono nella Scuola come i docenti....e gli alunni.
|
Paola Letizia - 03-12-2002
|
Condivido in pieno! |
max - 06-12-2002
|
è terribilmente vero! |