breve di cronaca
La lotta della scuola nella Grecia martoriata
Redazione - 14-05-2013
Atene Caling e Left.gr sono siti indipendenti, blog di informazione. Left.gr è scritto in greco, ma per capire ciò che scrive ci si può aiutare con gli strumenti di traduzione che circolano sul web, Non sono gli unici del genere, e il loro fine è più o meno comune tentare di dare visibilità e se possibile far circolare notizie sugli avvenimenti legati alla crisi politica, economica e sociale greca. Soprattutto Atene Caling fa circolare notizie sugli avvenimenti legati alla crisi politica, economica e sociale che ha devastato lo stato sociale, ha generato l'incontrastata violenza dei neonazisti, di cui è apertamente complice la polizia, la sistematica violazione dei diritti, la cancellazione delle regole democratiche. I gravissimi problemi della Grecia, culla della nostra civiltà, non si possono considerare un fenomeno locale. Essi riguardano tutti gli europei, perché cono state anzitutto le cosiddette "politiche dell'austerità" a produrre il dilagare di un razzismo ottuso e violento e la crisi delle Istituzioni democratiche, Non è possibile, perciò, stare a guardare inerti e rendersi complici e servi delle scelte cieche e pericolose di un capitalismo vorace e disumano. Si dirà che siamo impotenti e che l'invito a reagire è retorico e velleitario. Non è così. Una rete di solidarietà attiva può aiutare un popolo oppresso e la circolazione di notizie che il marcio baraccone mette accuratamente in ombra può esser utile alla causa greca e a quella di tutti noi che dalla tragica austerità siamo minacciati ormai quotidianamente. La conoscenza di ciò che accade è un forte strumento di lotta e può aiutare la Grecia e tutti i popoli europei a coalizzarsi contro scelte politiche che stanno imbarbarendo l'intero continente.
Limitandoci alla scuola, terreno specifico della nostra rivista, ecco due esempi drammatici e rivelatori di avvenimenti che non è certo facile conosce accendendo la televisione o leggendo un quotidiano:
http://atenecalling.org/lunico-futuro-viene-da-questa-lotta-lettera-di-uno-studente/

Redazione

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L'unico futuro viene da questa lotta - Lettera di uno studente

Mi chiamo Konstantinos Manìkas e sono uno studente del primo anno del decimo liceo di Drapetsona.
Ho deciso di scrivere questo testo perché voglio esprimere il mio disdegno e la mia indignazione per la sfacciataggine e l'ipocrisia di quelli che ci governano, ma anche di tutti i giornalisti e i media che li aiutano ad imporre i loro progetti illegali ed immorali contro gli studenti e contro la nuova generazione.
L'evento scatenante è lo sciopero dei miei professori durante il periodo degli esami e le lacrime di coccodrillo di politici e giornalisti riguardo al mio futuro, "minacciato" da questa protesta.
Che state dicendo?????
Quale futuro ho per colpa vostra??? Da chi è veramente minacciato?????
Per prima cosa dobbiamo vedere chi ha definito questo futuro e la nostra vita, da prima di questo sciopero.
- Chi ha creato il futuro di mio nonno e chi l'ha vestito con i resti dell'UNTRA [gli insegnanti volontari che distribuivano vestiti e cibo durante la guerra, che tenevano la roba bella per loro e davano cose inutili, di cattiva qualità o altro alle persone bisognose, n.d.t], mandandolo come migrante in Germania?
- Chi ha gestito così male e ha derubato questo posto?
- Chi ha costretto mia madre a lavorare dalla mattina alla sera per 530 euro, di cui dopo aver pagato le bollette e la roba da mangiare non avanza niente, né per comprarmi delle scarpe, né per un libro dal mercatino????
- Chi ha ridotto a metà il salario di mio padre?
- Chi lo ha calunniato, minacciato con la precettazione e con il licenziamento - lui e tutti i suoi colleghi nei trasporti - quando hanno scioperato solo perché vogliono vivere con dignità????
-Chi vuole chiudere la facoltà che ha scelto mio fratello per realizzare i suoi sogni all'università?
- Chi mi ha dato fotocopie al posto dei libri? [in Grecia c'è il sistema della distribuzione gratuita dei libri scolastici, attraverso l'ente OEDV, chiuso qualche anno fa, n.d.t]
- Chi mi ha lasciato congelare in classe senza il riscaldamento?
- Chi è responsabile per gli studenti che svengono dalla fame?
- Chi ha condotto 4.000 persone al suicidio?
- Chi ha lasciato i nostri nonni senza cure mediche e farmaci?
I miei professori o VOI avete fatto tutto questo???
Dite poi che i miei professori, con questo sciopero, distruggeranno i miei sogni.
Ma chi vi ha detto che il mio sogno è di essere un disoccupato tra il 67% dei giovani senza lavoro? Chi vi ha detto che il mio sogno è di lavorare senza assicurazione sanitaria e senza orari, in cambio di 350 euro al mese, come avete deciso nell'ultima riforma?
Chi vi ha detto che il mio sogno è quello di diventare un migrante economico?
Chi vi ha detto che il mio sogno è quello di diventare un fattorino?
Voglio dire due parole ai miei professori, in tutto il paese.
Professori miei, avete l'obbligo nei confronti di tutti gli studenti di NON FARE NEMMENO UN PASSO INDIETRO.
Se vi ritirate in questa vostra giusta lotta, allora avrete veramente giocato con il mio futuro e lo avrete ipotecato.
Qualsiasi passo indietro facciate, qualsiasi vittoria concediate del governo, mi priverete del diritto di sorridere, di sognare, di sperare, di lottare per una vita migliore e una società umana.
Ai miei genitori, ai miei compagni di scuola e a tutta la società voglio dire:
Volete che chi ci insegna in classe viva nella miseria?
Volete che ci impilino nelle classi come se fossimo merce?
Volte chiudere le scuole per costruire le carceri?
Lascerete i professori nostri da soli in questa lotta?
È così che ci insegnerete ad urlare la solidarietà?
Volete che l'insegnante sia per noi un esempio di rispetto per se stesso, di dignità, di militanza o un esempio di asservimento???
Insomma, volete che viviamo come schiavi?
Già da domani, partiranno occupazioni in tutte le scuole da parte degli studenti e dei genitori per sostenere i nostri professori, con una canzone, un motto: "Avanti, per schiacciare i tiranni e i fascisti!".
Tutti insieme lottiamo per un'educazione pubblica, gratuita e di qualità. Tutti insieme per capovolgere quelli che rubano il nostro sorriso, il sorriso dei vostri figli.

PS: non per vanità, ma per privare alcuni dell'argomento ridicolo "che voglio semplicemente perdere i corsi", allego i miei voti... [20/20 in tutte le materie, n.d.t].

atenecalling.org


Dalla Grecia
Lettera aperta degli insegnanti ai loro studenti


Caro studente / Cara studentessa,
vogliamo spiegarti perché stiamo portando avanti questa lotta. Non solo. Ci piacerebbe conoscere anche il tuo parere, anche se diverso dal nostro. Prima però ti chiediamo di spendere due minuti per ascoltarci.
Si sta insieme quotidianamente nelle aule o ci si incontra nei corridoi o nel cortile della scuola.
Condividiamo tutti i giorni le gioie e i dolori del vivere a scuola. Il confronto che a volte sembra dividerci, altre volte diventa l'occasione per stabilire un legame. Ci sono momenti in cui la scuola è dominata da tensioni, grida, pugni serrati, sguardi arrabbiati. La maggior parte delle volte questi conflitti hanno la loro radice fuori dalla scuola, a casa, nel quartiere, nella vita di tutti i giorni.
E ci sono ragioni per questo. Sopratutto al giorno d'oggi, quando la sopravvivenza diventa spesso un incubo quotidiano.
I genitori discutono spesso a casa della contrazione degli stipendi e delle pensioni, della maggiore povertà, della paura del licenziamento. I tuoi compagni più grandi ammettono quanto sia difficile trovare un qualsiasi lavoro, pur avendo titoli. Anche tu avrai notato come i soldi in tasca diminuiscono e la tua casa diventa sempre più vuota. E allo stesso tempo i nostri ministri parlano di nuovi tagli e nuove misure imposte dalla troika, o della svendita dei beni pubblici.
Questi, sono i problemi che vivono tuoi insegnanti come tutti i lavoratori dipendenti. Lo stipendio dimezzato, l'orario d'insegnamento aumentato, le condizioni di lavoro peggiorate, le nuove nomine bloccate.
Allo stesso tempo molte scuole pubbliche sono state soppresse o accorpate, altre mancano di riscaldamento, attrezzature, aule e laboratori. Con le ultime misure adottate dal governo possono mandarci da un capo all'altro del paese, senza preoccuparsi di come noi possiamo far fronte a ciò con le nostre retribuzioni. Dopo gli ultimi provvedimenti la misurà è davvero colma. Perciò abbiamo preso la decisione che non si può più andare avanti così. Sappiamo che alcuni di voi in questi giorni sono impegnati nella preparazione di esami molto importanti per il loro futuro.
Non abbiamo scelto questo periodo contro di voi, ma contro il governo che ha promosso queste misure.
Non è facile per noi rinunciare a diversi giorni di retribuzione a causa dello sciopero. Ma purtroppo non abbiamo altra via d'uscita. In televisione ci prendono spesso come bersaglio. Ci additano come coloro i quali continuano a guadagnare anche in questo periodo di crisi. Veniamo messi alla gogna, così come accade ai vostri genitori e a tutti i lavoratori dipendenti, considerati come i fannulloni d'Europa.
Non permettere loro di parlare a tuo nome. Non lasciare che usino quest'infamia contro di noi e lotta anche tu per un futuro migliore. Abbiamo un obiettivo comune, che ci porta dalla stessa parte. Vogliamo mettere fine a questa politica, che dissolve il paese, distruggendo il presente e il futuro.
Abbiamo scelto di stare dalla parte della giustizia e della dignità.
Non è una scelta facile. Ma devi crederci.
Non c'è altra soluzione.

left.gr

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