Una nota stonata
Mario Piatti - 28-01-2013
Presa di posizione in merito alla nota MIUR A00DIPT Prot. n. 206, del 25.01.2013, e appello alle istituzioni per la salvaguardia della qualità formativa degli insegnanti per la classe A077.

Al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
Ai Presidenti di Camera e Senato
Ai Presidenti e ai membri delle Commissioni 7e di Camera e Senato
Al Ministro dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca
e pc
Al Capo Dipartimento Istruzione
Al Capo Dipartimento per l'Università, l'AFAM e la Ricerca
Al Direttore Generale AFAM
Ai Direttori delle Istituzioni AFAM
Alle OO.SS.

OGGETTO: Nota MIUR - tentativo di delegittimazione e dequalificazione dei percorsi formativi per l'abilitazione alla classe A077 (DM 249/2010) - Appello alle Istituzioni

In merito alla proposta di modifica del regolamento DM 249/2010 (atto Camera n. 535), con riferimento alla classe di abilitazione A077 (Strumento musicale nella scuola secondaria di I grado) - classe per la quale dalla sua istituzione (DM 201/1999) oltre alla sanatoria ex Legge 143/2004 sono state garantite diverse opportunità abilitanti (cfr. http://afamdidamus.altervista.org) - pare opinabile sul piano della correttezza formale la nota ministeriale A00DIPT Prot. n. 206, del 25.01.2013, con la quale sono forniti chiarimenti in base a una normativa indicata in "corso di perfezionamento" e non già approvata ai sensi di legge. Nota di cui l'estensore dovrà assumersi ogni responsabilità a fronte del possibile nocumento arrecato a coloro che, sulla base di mere previsioni, dovessero rinunciare alla prova d'accesso del biennio a indirizzo didattico (a numero programmato) fissata dallo stesso MIUR per il giorno 28 gennaio 2013.

Inoltre, l'ipotesi di modifica del DM 249/2010, a cui allude la suddetta nota, oltre a minare alla radice l'attuazione dei percorsi formativi ordinari (e quindi la pianificazione dei numeri programmati con il conseguente stato previsionale di spesa), penalizza gravemente coloro che hanno investito nella propria formazione, a vantaggio di coloro che invece, in analoghe condizioni di precariato e nell'arco di quasi un decennio di opportunità abilitanti, hanno preferito attendere l'ennesima sanatoria. Inoltre, equiparare il "tirocinio formativo attivo" (TFA), ossia una pratica educativa accompagnata dal necessario momento riflessivo, a mera "prestazione di servizio" (poco importa se quantificabile in 360 giorni o in tre anni) avulsa da qualsiasi occasione di confronto e verifica, svilisce il senso della formazione sul campo.

Non ci pare questo il miglior esempio di Scuola basata sul "merito" e attenta alla formazione dei propri docenti quale asse strategico dei processi di trasmissione e condivisione dei saperi.

Dispiace infine dover constatare come in questa involuzione formativa alcune OO.SS si mostrino più pronte a difendere la quantificazione di accampati "diritti" che non la qualificazione delle ricadute formative nell'intero sistema della pubblica istruzione.

Ci appelliamo pertanto ai garanti delle Istituzioni affinché non abbia luogo l'abbassamento dei livelli qualitativi della formazione delle future generazioni e si vigili sulla correttezza delle procedure amministrative, riservandoci, qualora se ne ravvisassero gli estremi, di adire le vie legali.

Seguono una settantina di firme.

Per sottoscrivere: http://afamdidamus.altervista.org/una-nota-stonata-appello-alle-istituzioni

Tags: abilitazione A077


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