I politici e gli esperti che auspicano l'introduzione del merito nella scuola hanno commesso un errore: hanno elaborato la loro proposta senza tener conto della natura del servizio scolastico.
Essi considerano i premi e la competizione come leve essenziali per l'innalzamento della qualità del servizio.
Un'idea assurda, traslata acriticamente dal mondo economico: i meccanismi di precisione che governano la gestione scolastica sono calpestati, l'oggetto dei mandato conferito alle scuole è banalizzato, la funzione docente è umiliata.
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