La stima nei confronti degli insegnanti del ministro Profumo e il solito profumo di business !
Carla Giulia - 15-10-2012
Mi dice una collega che questa mattina (15 ottobre) ha sentito il ministro Profumo alla radio elogiare gli insegnanti e dichiarare che è sua intenzione, proprio per la grande considerazione in cui li tiene, di organizzare corsi di formazione ecc...

Poche parole ma chiare a chi, come me, lavora da tanti, tanti anni nella scuola!

Queste parole dicono:

- non ho nessuna fiducia nella professionalità/competenza degli insegnanti, nella loro capacità e/o volontà di auto aggiornarsi, pertanto bisognerà far fare loro corsi su corsi di formazione;
- Bussines / affari d'oro per i formatori (che generalmente non hanno alcuna esperienza significativa di scuola vera ! A quanti inutili incontri ho partecipato .... Gli ultimi quelli per essere pronta ad attuare la riforma Gelmini come se non sapessi leggerla da sola e/o con i colleghi del liceo dove insegno per poi insieme a loro concretizzarla !);
- e ore su ore in più di lavoro (gratis) per gli insegnanti che non impareranno nulla di nuovo ma saranno ulteriormente mortificati.

Caro signor Ministro gli insegnanti sanno aggiornarsi, hanno gli strumenti per farlo, lo fanno perché lo sentono come un dovere.

I soldi che lei intende spendere per i corsi, li destini direttamente alle scuole e agli insegnanti se crede davvero nell'importanza per lo stato italiano di poter contare su cittadini colti e capaci di affrontare le tante sfide che il futuro ci sta ponendo, su professionisti preparati e capaci, su uomini liberi ... e se vuole che gli insegnanti continuino a lavorare, come già fanno, con passione e senza orari (sì senza orari, un insegnante lavora a scuola e a casa ben oltre le 18 ore a cui lei - ma dove vive? - fa riferimento e voglio precisare che fino a questo momento non ha mai chiesto alcun compenso per le tante ore di lavoro svolte a casa, ore sottratte alla cura della famiglia e al proprio giusto riposo).

P.S. mentre rileggo il tutto mi viene in mente un articolo di Lidia Ravera che parlando di primarie del Pd e di come la stampa stia trascurando la candidata donna chiama in causa il "consueto disprezzo" nei confronti delle donne. Mi auguro che in questo caso non siamo di fronte "al consueto disprezzo per gli insegnanti ed in genere per i lavoratori pubblici".

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 Claudia Fanti    - 15-10-2012
Parole chiare e giuste.
Grazie Carla Giulia! Condivido!