breve di cronaca
Scuola, con i tagli rischio boom di pidocchi nelle aule
LaPresse - 10-09-2012
Milano, 8 set. (LaPresse) - A poche ore dal suono della prima campanella, che sancirà il via del nuovo anno scolastico in tutte le regioni italiane, sono circa 9 milioni i ragazzi pronti a rimettere gli zaini sulle spalle. "Ma le scuole italiane, ancor più falcidiate dalla spending review, non sembrano all'altezza di accoglierli, per lo meno da un punto di vista igienico-sanitario". A lanciare l'allarme sulle precarie condizioni di pulizia e manutenzione delle strutture scolastiche della penisola è il dermatologo milanese Fabio Rinaldi, presidente IHRF (International Hair Research Foundation) e docente presso la Sorbona di Parigi, che mette in guardia genitori e docenti sui pericoli che si insidiano tra i banchi di scuola. "Pidocchi e zecche sono un fatto ricorrente, un problema che si ripresenta puntuale ogni anno nelle aule, così come la cosiddetta 'ferita di scuola', l'impetigine", spiega il dottor Rinaldi.

"Il miglior rimedio? - spiega il dottor Rinaldi - Senz'altro la prevenzione, intesa anche, oltre che come pulizia personale, con una maggior cura ed igienizzazione degli ambienti. E, in questo senso, i tagli decisi dal governo purtroppo non aiutano". Infatti, secondo la Fondazione IHRF, con i tagli ai budget scolastici e ai sistemi di controllo igienici, gli episodi di zecche e pidocchi potrebbero aumentare anche del 30% rispetto agli scorsi anni. "I bambini - prosegue Rinaldi - sono naturalmente un bersaglio facile per batteri e virus con cui è meglio non scherzare. Sarebbe auspicabile che, almeno negli istituti scolastici, si prendessero adeguate contromisure, anche in termini di risorse umane e di prevenzione, magari anche con consulti di dermatologici, specialisti e pediatri".
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