Non dormiamoci su
Francesco Di Lorenzo - 06-08-2012
Dallo Speciale Notizie dal fronte 2011-2012



1.

Il sospetto è diventato realtà. Ormai si sono convinti tutti: un'estate della scuola così catastrofica, operatori e fruitori scolastici, non la vivevano da qualche anno. Resta confermato che, come diceva un vecchio funzionario ministeriale, in estate generalmente passano leggi e leggine che nel corso dei mesi rivelano di possedere, al loro interno, le maggiori nefandezze. E che quindi bisogna stare attenti, non bisogna mai, in estate più che in altre stagioni, allentare la tensione. La quale tensione, però, viene messa a dura prova (tanto da potersi facilmente tramutare, si spera, in rabbia) quando si leggono sempre e soltanto notizie di questo tenore: tagli alla ricerca, tagli della presidenze, tagli alle ferie dei supplenti, aumento delle tasse universitarie. E sono solo 'chicche' a titolo esemplificativo, poiché in effetti si tratta di un 'continuum', inesorabile e senza fine.


2.

La Federconsumatori ha reso noto che, nonostante la crisi economica imperante, e la conseguente difficoltà per molte famiglie di far fronte alle spese correnti, sono in aumento i costi sia del corredo scolastico (tutto ciò che serve per andare a scuola), sia per i libri di testo. Praticamente, qualcosa non quadra. La contraddizione è troppo palese: precarietà, disoccupazione, meno soldi e contemporaneo aumento delle spese per mandare i figli a scuola. La stessa organizzazione dei consumatori ha auspicato un maggior controllo, da parte del ministero, sul mantenimento dei tetti di spesa per i libri di testo, una incentivazione dell'editoria elettronica per fare in modo che gli aggiornamenti dei libri avvengano in rete e una verifica attenta sulle false 'nuove edizioni', che di nuovo, a volte, non hanno neanche la copertina. La cosa più importante, comunque, resta la richiesta che sia il ministero, sia gli enti locali, si facciano carico di agevolare le famiglie in difficoltà di reddito, quelle meno abbienti, quelle che usufruiscono della scuola pubblica. Insomma, le famiglie che hanno bisogno di supporto e che devono continuare a credere attraverso le istituzioni nel 'principio democratico dell'interesse pubblico '. Altrimenti saremo alla disfatta totale di ogni regola costituzionale.


3.

Intanto, da Boston, un laboratorio di ricerche mediche ci informa che si impara non solo a scuola, ma anche dormendo.
Mentre dormiamo, il nostro cervello elabora le conoscenze apprese durante la veglia, mettendo in ordine acquisizioni e idee che in un primo momento ci giungono confuse. Inoltre, il dormire bene, per un tempo adeguato, ci aiuta anche a prevenire alcune malattie.
Quindi, l'espressione 'dormiamoci su' è un modo di dire usato non per sfuggire le responsabilità, ma semmai per ritornare, dopo il riposo, più lucidi, più brillanti e più in forma. La conseguenza è che abbiamo bisogno, allora, di aggiornare il nostro vocabolario concettuale ed espressivo, dando un nuovo significato alle parole che finora abbiamo pronunciato senza rendercene bene conto.
Ora dunque sappiamo che finita la fase del sonno ristoratore, deve seguire quella delle idee chiare, capaci di farci continuare più lucidi e determinati. Che, tradotto nel caso della scuola, dovrebbe significare un risveglio. Visto che 'a dormirci sopra' ci abbiamo già pensato.


Tags: estate, tagli, miur, costi scolastici, redditi, costutuzione, buoni scuola


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