Lo share è basso
Francesco Di Lorenzo - 16-06-2012
Dallo Speciale Notizie dal fronte 2011-2012



1.

È francamente scandaloso che in provincia di Novara, precisamente a Borgomanero, ci sia ancora chi pensa di poter decidere i diritti dei bambini partendo dalle proprie idee. E l'idea (geniale) di genitori e docenti di un consiglio di Circolo del centro piemontese, sarebbe che essere cittadini italiani dia più diritto (degli altri) di frequentare la scuola dell'infanzia. Con il risultato che, per mancanza di posti, 30 bambini stranieri sono stati esclusi dall'accesso alla scuola.

Ora, a parte la mancanza di conoscenza delle norme che stabiliscono l'assoluta parità dei bambini italiani o stranieri per quanto attiene la frequenza scolastica, stupisce la bassezza dell'idea in sé. Come è possibile che venga in mente a delle persone sane di poter avvantaggiarsi pigliandosela con dei bambini? Di fatto creando un ulteriore svantaggio a genitori e figli che già sono in condizione disagiata?

Quale altra spiegazione trovare se non che, negli ultimi anni, alla miscela che ha prodotto l'orgia di ignoranza e l'idea narcisistica della sopraffazione, non si è posto alcun limite. Con buona pace di tutti coloro i quali, pur non condividendo, non hanno osteggiato tali forme di distorsione mentale.

Alla fine, però, sembra che alcune persone di buon senso stiano cercando di mettere una pezza a questa stortura. Ma si spera che ai responsabili dell'accaduto resti almeno un po' di vergogna (nell'intimo).


2.

Dagli Stati Uniti arriva la notizia che con l'aiuto di Bill Gates (starebbe finanziando la ricerca) tra un po' di tempo saremo tutti contenti perché non si potrà barare sull'attenzione. Infatti, si sta escogitando un braccialetto che segnala l'interesse e il grado di concentrazione degli studenti. Tramite impulsi nervosi, e chissà cos'altro, alla fine un grafico ci saprà dire molto più dei test e dei monitoraggi vari. Naturalmente il passaggio successivo (già evidenziato) è quello che così si misurerà la qualità del docente e quindi il merito. L'equazione proposta è: più lo studente è attento, più il docente è bravo.

Ma la verità è che la corsa verso la stupidità continua senza soste. E già si possono prevedere le contromisure. Come insegna l'esperienza (e la televisione) un docente che farcirà la sua spiegazione di parolacce, manterrà vivo l'interesse. E chi racconterà episodi hard, avrà il massimo dell'ascolto. Naturalmente si dovrà attendere il giorno dopo per conoscere i risultati.

Lo share degli insegnanti stabilirà la sorte di vite umane e, visto l'andazzo, anche di alcune materie. Hai voglia di infarcire di parolacce una lezione di epigrafia greca, lo share sarà sempre troppo basso per gli standard comuni.


3.

Fa una certa tristezza il voto contrario delle Lega Nord all'insegnamento dell'Inno di Mameli nelle scuole. Praticamente, dal prossimo anno si celebrerà la 'Giornata dell'Unità nazionale'. Il 17 marzo si andrà a scuola e si approfondiranno le tematiche relative alla Costituzione, all'inno e alla bandiera. La deputata Paola Frassinetti, una delle proponenti del decreto, dopo il diniego delle Lega ha detto: "...probabilmente hanno votato per partito preso, visto che nell'Inno si cita Legnano e nel loro simbolo c'è Alberto da Giussano. È evidente che non conoscono il nostro inno."

Infatti, loro hanno il proprio inno e se lo cantano in privato. Nelle serate di nostalgia, tra pochi intimi.


Tags: scuola dell'infanzia, bambini stranieri, sopraffazione, attenzione, partecipazione, merito, share, Unità nazionale, Inno di Mameli, Lega Nord


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