Cosimo De Nitto - 11-05-2012 |
Test INVALSI, ovvero quando la logica e l'interpretazione esatta è solo e unicamente quella dei compilatori dei test anche quando questi prendono in esame testi letterari la cui principale connotazione è la polisemia, che lascia spazio a interpretazioni "diverse", la cui plausibilità è dimostrata dal fatto che dello stesso testo, e autore, possono esserci (e ci sono) "letture critiche" diverse e da diverse prospettive anche pluridisciplinari, che comunque non possono prescindere da una conoscenza profonda dell'autore, dei contesti, dei processi lungo i quali si è sviluppata ed è cresciuta nel tempo e nelle diverse opere la sua visione del mondo e il messaggio. Cosa si può dire davanti a questo spettacolo di test che fanno scempio o di opere e autori o/e dell'equilibrio mentale dei poveri destinatari delle somministrazioni? Niente, che lo strumento dei test a risposta multipla su questa materia è assolutamente inadatto, non produce conoscenza degli allievi e delle loro competenze, perché essendo data solo una risposta come giusta, e non è vero in molti casi dello scibile umano e sicuramente in campo dell'analisi dei testi letterari, non contempla la possibilità della divergenza, che altre risposte cioè possono essere altrettanto giuste, plausibili, probabili, originali, fondate ecc. Il test non ci dice fino in fondo se l'allievo sa, fino a che punto sa, oppure non sa e, soprattutto, facendo solo un'istantanea, non ci dice niente dei processi di crescita, stallo, rallentamenti, deficit cognitivi, motivazionali, applicativi ecc. nel tempo, partendo da e arrivando a. Affidare ai test INVALSI il successo o il fallimento degli alunni e con essi, non si sa poi perché e in base a quale logica, dei loro docenti, dei dirigenti, della scuola, di tutto il sistema scolastico è pura follia. Per dirla in termini molto netti il test non è la "valutazione", può aiutare e concorrere se fatto bene, circoscritto, contestualizzato, su campione e, soprattutto, se validato dal confronto con tante altre attività di osservazione, interazione, verifica di tipo qualitativo e soggettivo che solo gli insegnanti di classe sanno, possono e devono fare nel corso delle quotidiane attività didattiche. E poi...le crocette sulla casella predisposta cosa possono dire delle competenze linguistiche in mancanza dell'attività fondamentale che è la produzione linguistica di testi significativi oltre che corretti? .... |