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L'Università che vogliamo
Piero Bevilacqua, Angelo D'Orsi - 27-01-2012
Un appello di docenti e ricercatori universitari e precari della ricerca al ministro Profumo e al Governo Monti

L'Università italiana sopravvive, difficoltosamente, in una condizione di disagio e di crescente emarginazione che ha pochi termini di confronto nella storia recente. Essa ha visto fortemente ridotte le risorse economiche per il suo funzionamento, molto prima che si manifestasse la crisi mondiale e malgrado le modeste dotazioni di partenza rispetto agli altri Paesi industrializzati. Tutti i saperi umanistici e buona parte delle scienze sociali sono da tempo sfavoriti, a beneficio di discipline che si immaginano più direttamente utili alla crescita economica, o genericamente al "Mercato". Si tratta di una tendenza in atto da anni che ci accomuna all'Europa e a larga parte del mondo. A tutti gli insegnamenti viene richiesto di fornire un sapere utile, trasformabile in valore di mercato, altrimenti sono ritenuti economicamente non sostenibili.
Perciò oggi si sta scatenando negli atenei la definizione dei "criteri di valutazione", al fine di misurare la "produttività" scientifica degli studiosi, come si misura una qualsivoglia quantità calcolabile. Anche per questo, le Università europee sono sotto l'assedio quotidiano di un flusso continuo di disposizioni normative, che soffocano i docenti in pratiche quotidiane di interpretazioni e applicazioni quasi sempre di breve durata. Sempre minore è il tempo per gli studi e la ricerca, mentre la vita quotidiana di chi vive nelle Facoltà - docenti, studenti, personale amministrativo - è letteralmente soffocata da compiti organizzativi interni mutevoli, spesso di difficile comprensione, quasi sempre pleonastici.
Noi crediamo che questo modello di Università europea, avviato con il cosiddetto "processo di Bologna" abbia rivelato il suo totale fallimento. Il numero dei laureati non è aumentato, le percentuali degli abbandoni nei primi anni sono rimaste pressoché identiche, diminuiscono le immatricolazioni, si fa sempre più ristretta l'autonomia universitaria, i saperi impartiti sono sempre più frammentati e tra di loro divisi, tecnicizzati, mai riconnessi a un progetto culturale, a un modello di società. Tutto ciò riguarda non solo il nesso saperi/mercato, ma anche il modello sociale, come è evidente alla luce dell'innalzamento delle tasse d'iscrizione, delle politiche di numero chiuso e della
scelta di segmentare, alla luce di politiche classiste, il sistema universitario nazionale facendosi schermo del mito dell'eccellenza.
Al fondo di questo fallimento c'è una esperienza storica recente che illumina sinistramente l'intero quadro europeo. È quello che possiamo chiamare il grandioso scacco americano. Gli USA, elaboratori del modello che l'UE ha voluto tardivamente imitare, sono il Paese che in assoluto ha investito di più nella formazione universitaria e nella ricerca, finalizzate ad accrescere la potenza economica. Ma a dispetto dell'immenso fiume di risorse e la finalizzazione spasmodica delle scienze alla produzione di brevetti e scoperte strumentali, i risultati sono stati irrisori. La grande ondata di nuovi posti di lavoro qualificati non si è verificata. Anzi, gli investimenti nel sapere hanno accompagnato un fenomeno dirompente: la distruzione della middle class. Per concludere con una apoteosi: gli USA, che hanno visto trionfare negli ultimi decenni nuove tecnoscienze come l'informatica e la genetica, hanno trascinato il mondo nella più grave crisi economico-finanziaria degli ultimi 80 anni.
Questa lezione storica ci dice che il sapere tecnoscientifico, da sé, interamente finalizzato alla crescita economica e senza un progetto equo e solidale di società, privo della luce della cultura critica, è destinato a fallire. Inseguire gli USA su questa strada è aberrante. La crisi in cui versa il mondo rivela l'erroneità irrimediabile di una strategia da cui bisogna uscire al più presto.
Per tale ragione, i firmatari del presente Manifesto indicano i punti programmatici cui dovrebbe ispirarsi un progetto di università che avvii la fuoriuscita dal modello liberistico di un'Europa ormai sull'orlo del collasso.
Occorre al più presto abolire il fallimentare sistema del 3+2 dall'organizzazione degli studi e ripristinare i precedenti Corsi di Laurea, prevedendo lauree brevi per le Facoltà che vogliono organizzarli.
Occorre abolire i crediti (i famigerati CFU) come criteri di valutazione degli esami.
Il fatto che essi siano utilizzati anche nel resto d'Europa è una buona ragione per incominciare a scardinare il misero economicismo che è stato iniettato anche negli atenei del Vecchio Continente.
Occorre ripensare i criteri di valutazione che riguardano i saperi umanistici. Noi crediamo giusto che l'Università resti pubblica, sostenuta da risorse pubbliche. Una condizione che implica anche un controllo - certamente mediato, ma serio, non propagandistico - del buon uso delle risorse provenienti dal contributo fiscale di tutti i cittadini. Ma tale controllo deve riguardare soprattutto i Consigli di Amministrazione degli Atenei, che devono diventare assolutamente trasparenti, con adeguata pubblicità, nelle loro scelte e nei loro bilanci.
L'organo di autogoverno degli Atenei sul piano didattico e della ricerca non può essere comunque il CdA, ma il Senato Accademico, democraticamente eletto, in modo da rappresentare equamente tutte le discipline e tutte le figure di coloro che nell'Università lavorano e studiano.
Occorre ripristinare la figura del ricercatore a tempo indeterminato abolita dalla legge Gelmini. Occorre immediatamente dar vita a un meccanismo di rapido reclutamento di nuovi ricercatori, con liste nazionali di idoneità, che tengano conto della produzione scientifica, dell'esperienza maturata nell'attività didattica, nell'attività gestionale, e nell'organizzazione culturale: le Facoltà dovranno poter scegliere all'interno di quelle liste e chiamare liberamente gli idonei.
Ma è necessario al più presto bandire concorsi per la docenza in tutte le Facoltà. I docenti (compresi i ricercatori) italiani sono i più vecchi d'Europa e i numerosi pensionamenti hanno sguarnito gravemente tante Facoltà. Oggi si piangono ipocrite lacrime sulla disoccupazione della gioventù. Ma quale migliore occasione per il governo in carica di fornire risorse ai ricercatori senza lavoro, ai tanti giovani che passano dai dottorati ai master senza mai trovare un approdo, una istituzione in cui continuare studi e ricerche?
È infine necessario spendere le energie dei docenti per riorganizzare i saperi, il loro studio e la loro trasmissione nelle Università. La complessità sempre più interrelata del mondo vivente e della società ci impone un diverso modo di studiare, ci chiede un dialogo tra le discipline, una organizzazione degli studi che non esalti la solitaria eccellenza individuale, ma la cooperazione fra campi diversi della conoscenza, così come la società ci chiede la cura collettiva dei beni comuni.

15 gennaio 2012
Piero Bevilacqua (Storia contemporanea, Sapienza, Roma)
Angelo d'Orsi (Storia del pensiero politico, Università di Torino)

Per aderire inviare una e-mail a: universitachevogliamo@gmail.com specificando disciplina e sede lavorativa. Sono naturalmente gradite anche le adesioni di tutte le persone che condividono il contennuto del nostro appello

Adesioni al 28 gennaio 2012 (in ordine alfabetico)

Cristina Accornero
Marco Albeltaro
Luigi Ambrosi (dottore di ricerca in Storia contemporanea, Sapienza, Università di Roma)
Carla Maria Amici (Rilievo e analisi tecnica dei monumenti antichi, Università del Salento)
Bartolo Anglani (Letterature comparate, Università di Bari)
Aloisio Antinori (Storia dell'architettura, Università del Molise)
Francesco Aqueci (Filosofia morale, Università di Messina)
Giuseppe Aragno (Storia contemporanea, Università Federico II, Napoli)
Federica Arbuatti

Antonella Ballardini (Storia dell'arte medievale, Università Roma Tre)
Alberto Mario Banti (Storia contemporanea, Università di Pisa)
Alessandro Barbero (Storia medievale, Università del Piemonte Orientale)
Marco Barbieri (Diritto del lavoro, Università di Foggia)
Natalie Bardey
Paolo Barrucci (Sociologia generale, Università di Firenze)
Marina Battisti (archeologa)
Giovanni Bernardini (Filosofia del diritto, Università di Siena)
Carmen Betti (Storia della pedagogia, Università di Firenze)
Dario Bevilacqua
Luisa Bianco (dottoranda in Storia contemporanea, Sapienza, Università di Roma)
Davide Bigalli (Storia della filosofia, Università di Milano)
Paolo Biondi (Meccanica e meccanizzazione agricola, Università della Tuscia)
Francesco Boldizzoni (Storia economica, Università di Torino)
Chiara Bolognese (Letteratura Ispanoamericana, Universitat Autònoma de Barcelona)
Francesco Paolo Bonadonna (già Scienze della Terra, Università di Pisa)
Anna Maria Bondioli Bettinelli (Pedagogia, Università di Pavia)
Michele Borrelli (Pedagogia generale, Università della Calabria)
Francesco Bossio (Pedagogia sociale, Università della Calabria)
Sergio Brasini (Statistica economica, Università di Bologna)
Gaetano Bucci, (Diritto pubblico, Università di Bari)
Alberto Burgio (Storia della filosofia, Università di Bologna)

Fortunato Maria Cacciatore, (Filosofia, Università della Calabria)
Giuseppe Cacciatore (Storia della filosofia, Università Federico II, Napoli)
Marina Caffiero (Storia moderna, Sapienza, Università di Roma)
Costanza Calabretta (dottoranda in Storia contemporanea, Sapienza, Università di Roma)
Sergio Caldaretti (già Pianificazione territoriale, Sapienza, Università di Roma)
Antonino Campennì (Sociologia, Università della Calabria)
Giuseppe Cantarano (Storia della filosofia, Università della Calabria)
Mario Cantilena (Letteratura greca, Università cattolica, Milano)
Mario Capaldo (Slavistica, Sapienza, Università di Roma)
Salvatore Carboni (Scienze della Terra, Università di Cagliari)
Alessandro Casellato (Storia contemporanea, Università Ca' Foscari, Venezia)
Silvana Casmirri (Storia contemporanea, Università di Cassino)
Cristina Cassina (Storia delle dottrine politiche, Università di Pisa)
Enrico Castelli Gattinara (Filosofia della scienza, Sapienza, Università di Roma)
Serena Casu
Tomaso Cavallo (Filosofia, Università di Pisa)
Massimo Cecchini (Ergonomia, Università della Tuscia)
Francesco Cerrone (Diritto costituzionale, Università di Perugia)
Gabriele Chilosi (Agraria, Università della Tuscia)
Livio Ciappetta (dottore di ricerca in Storia moderna, Sapienza, Università di Roma)
Salvatore Cingari (Storia della dottrine politiche, Università per stranieri di Perugia)
Francesca Coin (Sociologia, Università Ca' Foscari di Venezia)
Pio Colonnello (Filosofia teoretica, Università della Calabria)
Danilo Corradi (dottorando in Storia contemporanea, Sapienza, Università di Roma)
Giancarlo Costabile (Storia della pedagogia, Università della Calabria)
Roberto Cremonini (Biologia, Università di Pisa)
Ines Crispini (Filosofia morale, Università della Calabria)

Chiara D'Auria (Storia contemporanea, Università di Salerno)
Marisa Dalai Emiliani (Storia dell'arte, Sapienza, Università di Roma)
Giuseppe de Felice (Fluidodinamica, Università di Napoli)
Federico Della Valle (Fisica, Università di Trieste)
Maria Concetta Dentoni, (già Storia contemporanea, Università di Cagliari)
Francesco Di Battista (Economia, Università di Bari)
Arnaldo Di Benedetto (già Letteratura italiana, Università di Torino)
Piero Nicola Di Girolamo (Storia contemporanea, Università di Teramo)
Marco Di Maggio (dottore di ricerca in Storia contemporanea, Sapienza, Università di Roma)
Alessandra Dino (Sociologia giuridica, Università di Palermo)

Maria Giuseppina Eboli (Economia pubblica, Sapienza, Università di Roma)

Ferdinando Fasce (Storia dell'America del nord, Università di Genova)
Vilma Fasoli (Storia dell'architettura, Politecnico di Torino)
Pasquale Favia (Archeologia medievale, Università di Foggia)
Paolo Favilli (Storia contemporanea, Università di Genova)
Bernardo Favini (Fluidodinamica, Sapienza, Università di Roma)
Luigi Ferrajoli (Filosofia del diritto, Università di Roma Tre)
Marco Fincardi (Storia contemporanea, Università Ca' Foscari, Venezia)
Roberto Finelli (Storia della filosofia, Università Roma Tre)
Mario Fiorentini, (Istituzioni di diritto romano, Università di Trieste)
Vittorio Frajese (Storia moderna, Sapienza, Università di Roma)
Manuela Frediani (Biologia, Università della Tuscia)
Fabio Frosini (Storia della filosofia, Università di Urbino)

Veronica Gavagna (Storia della matematica, Università di Salerno)
Adriana Giangrande (Zoologia, Università del Salento)
Aldo Giannuli (Storia contemporanea, Università di Milano)
Giorgio Giraudi (Scienza politica, Università della Calabria)
Silvio Gambino (Diritto pubblico comparato, Università della Calabria)
Alessandra Giannelli (Geografia, Università di Bari)
Roberto Gigliucci (Letteratura italiana, Sapienza, Università di Roma)
Maria Flavia Gravina (Ecologia, Università di Roma Tor Vergata)
Luciano Gualandri (Geometria, Università di Bologna)
Adalgisa Guglielmino (Entomologia, Università della Tuscia)
Umberto Guidoni (astronauta, responsabile Scuola e Università Sel)

Laura Iamurri (Storia dell'arte contemporanea, Università Roma Tre)
Augusto Illuminati (già Storia della filosofia, Università di Urbino)
Mario Isnenghi (già Storia contemporanea, Università di Venezia)

Vincenzo Lavenia (Diritto pubblico, Università di Macerata)
Giacomo Lenzi (Matematica, Università di Salerno)
Guido Liguori (Storia delle dottrine politiche, Università della Calabria)
Claudio Longo (già Botanica, Università di Milano)
Ada Lonni (Storia contemporanea, Università di Torino)
Domenico Losurdo (Storia della filosofia, Università di Urbino)
Saverio Luzzi (dottore di ricerca in Storia contemporanea)

Romano Madera (Filosofia morale, Università di Milano Bicocca)
Riccardo Maisano (Letteratura cristiana antica, L'Orientale, Università di Napoli)
Fabio Marcelli, (Istituto di studi giuridici internazionali, Cnr, Roma)
Giorgio Mariani (Letteratura americana, Sapienza, Università di Roma)
Giuseppe Carlo Marino (Storia contemporanea, Università di Palermo)
Giacomo Marramao (Filosofia teoretica, Università di Roma Tre)
Paola Marsocci (Diritto costituzionale, Sapienza, Università di Roma)
Franco Medici (Ingegneria chimica, Sapienza, Università di Roma)
Chiara Meta (dottore di ricerca in Scienze della formazione, cultrice delle materia di Storia della
pedagogia, Università Roma Tre)
Andrea Miccichè (assegnista di ricerca in Storia contemporanea, Università di Catania)
Fabiano Miceli (Scienze agrarie, Università di Udine)
Renato Miceli (Psicometria, Università della Valle d'Aosta)
Laura Mitarotondo (Storia delle dottrine politiche, Università di Bari)
Carlo Mongardini (emerito, Scienza politica, Sapienza, Università di Roma)
Rosanna Morabito (Lingua e letteratura serba e croata, L'Orientale, Università di Napoli)
Sergio Morra (Psicologia dello sviluppo e dell'educazione, Università di Genova)
Fabio Mostaccio (Sociologia economica, Università di Messina)
Paolo Mottana (Filosofia dell'educazione, Università di Milano Bicocca)

Pier Daniele Napolitani (Storia della matematica, Università di Pisa)
Claudio Natoli (Storia contemporanea, Università di Cagliari)
Silvia Niccolai (Diritto costituzionale, Università di Cagliari)
Isabella Nicotera (Chimica, Università della Calabria)
Tiziana Noce (Storia contemporanea, Università della Calabria)
Walter Nocito (Diritto pubblico, Università della Calabria)
Fabrizio Nunnari (dottorando in Storia contemporanea, Università del Molise)

Roberto Onofrio (Fisica, Università di Padova)
Silvia Orlandi (Epigrafia latina, Sapienza, Università di Roma)

Sergio Pace (Storia dell'architettura, Politecnico di Torino)
Marco Palma (Paleografia latina, Università di Cassino)
Ercole Giap Parini (Sociologia generale, Università della Calabria)
Luca Parisoli (Storia della filosofia medievale, Università della Calabria)
Rossano Pazzagli (Storia contemporanea, Università del Molise)
Santo Peli (Ricercatore, Storia contemporanea,Università di Padova)
Enrico Perilli, (Psicologia dinamica, Università dell'Aquila)
Raffaele Perrelli (Filologia latina, Università della Calabria)
Rolf Petri (Storia contemporanea, Università Ca' Foscari Venezia)
Armando Petrini (Discipline dello spettacolo, Università di Torino)
Francesco Petrini (Storia delle relazioni internazionali, Università di Padova)
Fulvio Pezzarossa (Sociologia della letteratura, Università di Bologna)
Paolo Pezzino (Storia contemporanea, Università di Pisa)
Luigi Piccioni (Storia economica, Università della Calabria)
Franco Piperno (Didattica dell'astronomia, Università della Calabria)
Francesco Pitocco (già Storia moderna, Sapienza, Università di Roma)
Sandra Plastina (Storia della filosofia moderna, Università della Calabria)
Alberto Preti (Storia contemporanea, Università di Bologna)
Adriano Prosperi (Storia moderna, Scuola normale superiore di Pisa)
Teresa Pullano, (Scienze politiche, ULB Bruxelles)
Chiara Maria Pulvirenti, (dottoranda in Storia contemporanea, Università di Catania)
Fernando Puzzo (Diritto costituzionale, Università della Calabria)

Giovanni Raffaele (Storia moderna, Università di Messina)
Andrea Rasola (Scienze biomediche, Università di Padova)
Giorgio Repetto (Istituzioni di diritto pubblico, Università di Perugia)
Gianni Riccamboni (Scienza politica, Università di Padova)
Cecilia Ricci (Storia ed epigrafia romana, Università del Molise)
Sandro Rinauro (Storia contemporanea, Università di Milano)
Onofrio Romano (Sociologia dei processi culturali, Università di Bari)
Mario Giuseppe Rossi (già Storia contemporanea, Università di Firenze)
Massimiliano Rossi (Storia della critica d'arte, Università del Salento)
Monica Ruffini Castiglione (Botanica, Università di Pisa)
Maria Saveria Ruga (dottoranda di ricerca, Università di Pisa)

Fulvio Salimbeni (Storia contemporanea, Università di Udine)
Edorado Salzano (già Urbanistica, IUAV Venezia)
Vito Santoro, (Letteratura italiana, Università di Bari)
Sara Sappino, (Storia delle relazioni internazionali, Sapienza, Università di Roma)
Maria Michela Sassi (Storia della filosofia antica, Università di Pisa)
Donatella Savio (Pedagogia, Università di Pavia)
Enzo Scandurra (Pianificazione urbanistica, Sapienza, Università di Roma)
Laura Scichilone (Storia delle relazioni internazionali, Università di Siena)
Giambattista Scirè
Giovanni Scirocco (Storia contemporanea, Università di Bergamo)
Rocco Servidio (Psicologia, Università della Calabria)
Alessandro Somma (Diritto comparato, Università di Ferrara)
Gregorio Sorgonà (dottore di ricerca in Storia contemporanea, Università di Messina)
Gianluca Soricelli, (Storia romana, Università del Molise)
Francesco Spagna (Antropologia culturale,Università di Padova)
Lucinia Speciale (Storia della miniatura, Università del Salento)
Silvio Suppa (Storia delle dottrine politiche, Università di Bari)
Federica Stelli


Giorgio Tassinari (Statistica economica, Università di Bologna)
Mario Tesini (Storia delle dottrine politiche, Università di Parma)
Mario Tosti (Storia moderna, Università di Perugia)
Giuseppe Traina (Letteratura italiana, Università di Catania)
Nicola Tranfaglia (emerito, Storia dell'Europa, Università di Torino)
Francesco Saverio Trincia (Filosofia morale, Sapienza, Università di Roma)

Lorenzo Verdirosi (dottorando in Storia contemporanea, Sapienza, Università di RomAurora Vimercati (Diritto del lavoro, Università di Bari)
Giovanna Vingelli (Sociologia generale, Università della Calabria)
Cinzia Vismara (Archeologia classica, Università di Cassino)
Ermanno Vitale (Filosofia politica, Università della Valle d'Aosta)
Pasquale Voza (Letteratura italiana, Università di Bari)

John Stuart Woolf (emerito, Storia contemporanea, Università di Venezia)





Altre adesioni

Daniela Camacci
Giuliano Cannata (ingegnere, saggista, ambientalista)
Gian Piero Cesario, (portavoce esecutivo nazionale FGCI e studente della Facoltà di Scienze politiche, Sapienza, Università di Roma)
Alessandro Cocuzza
Riccardo Mario Corato (esperto di comunicazione internazionale e di programmi educativi
multimediali)
Michele De Girolamo (Ufficio Scolastico Territoriale di Foggia)
Tullio De Santis
Stefania Fagiolo
Antonio Germani (musicista e studente)
Mino Massimei (studente)
Francesca Naccarati
Enrica Paccoi
Mariarita Peca (Associazione Medici per i Diritti Umani)
Ilaria Pellegrini
Filomena Perna (Ufficio relazioni con il pubblico, Università di Foggia)
Gianni Zagato (Sel)


Istituti, fondazioni ed enti di ricerca

Istituto di studi, ricerche e formazione Ranuccio Bianchi Bandinelli, Roma - www.bianchibandinelli.it
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