Grazie ministra Fornero
Maria Antonia Stefanino - 06-12-2011
Credo che il prezzo chiesto alle donne rese paritarie nella malasorte, con la manovra Monti sia stato così offensivo e aspro, che ciò che provo non è più l'esserci ma il dismettermi. Si può rubare speranze e aspettative di vita a chi per 34 o 35 anni ha tenuto insieme tutto quello che ben conosciamo? Si poteva e si è preso reddito con il passaggio dal retributivo al contributivo, si poteva far pagare ulteriormente la possibilità di scegliere se pensionarsi o no, ma negarla come nei fatti avviene NO. Quelle fra di noi che non sono finite a fare le giornaliste, le attrici (ricordate Virzì di Caterina va in città) le opinioniste ecc., che ogni giorno lottano con un badge ed un bus, si sentono vampirizzate come non mai. Aggiungo una sensazione personale, mi ritrovo dopo aver onorato al mio meglio un patto, ad essere privata di libertà di scelta e della necessaria dignità per il futuro. E quando ti privano di ciò, la guerra che ti hanno condotta l'hai già persa.

Ci dicono che altro non era possibile, non è vero, è infinito l'elenco delle cose possibili, ogni persona ne ha uno. Ma ciò che provo è la convizione di non poter praticare la libertà più intima quella di lasciare il mio lavoro in dignità e non trascinarmi ad esso con fatica, decadimento fisico, parodia di me stessa, come già in qualche caso avviene, ma soprattutto non inutile peso, per sopraggiunta inadeguatezza all'uso delle sempre più nuove tecnologie, per riflessi lenti per corpo pesante nel mio caso nella forma e nella percezione. Ecco perchè non ci sarò, da oggi mi dimetto da persona, provando ad imparare ad essere una parassita come quei tanti che fino ad oggi ho portato sul groppone, per provare a resistere essendomi negato l'esistere. E' tutto questo perchè il denaro delle pensioni è l'unica liquidità di cassa disponibile. Grazie Ministra Fornero, nessuna sa essere più nemica delle donne quanto una donna di potere e di anni sabbatici retribuiti.



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 Claudia Fanti    - 07-12-2011
Profondamente d'accordo!
Grazie!

 Monica Capezzuto    - 07-12-2011
Maria Antonia, ogni Donna che si rispetti dovrebbe dimettersi da persona. Condivido ogni parola con emozione anche se credo che chi è abituato a fare il proprio dovere in qualsiasi condizione, continuerà a farlo nonostante tutto, nonostante la dismissione.

 Dilva Righi    - 11-12-2011
D'accordissimo, condivido in pieno, ma faccio mie le parole di Monica: chi ha sempre lavorato con coscienza , serietà, impegno e passione, continuerà a farlo, anche senza mezzi nè strumenti adeguati, senza poter contare su un ambiente che condivide il tuo stato... con un rischio però: ritrovarsi davvero soli!

 Riccardo Ghiretti    - 12-12-2011
Finora hanno commentato solo donne .... io ti ringrazio per l'emozione e la partecipazione delle tue parole ...vere ...calde ...non scontate ..; ti ringrazio da uomo , con il rispetto che meriti per la dignità della tua personale descrizione del tuo lavoro, fatto con senso del dovere e passione.
Tanti modi avevano per recuperare finanze ...hanno scelto il più scontato e facile.....e il più odioso ; io sono disposto a fare sacrifici ...è una vita che ne faccio , ma ho amici con attività commerciali che non pagheranno quasi nulla , si lamenteranno del leasing della macchina che cambiano ogni due anni, (loro!!!) , e noi resteremo a fare il nostro lavoro supplendo alle carenze e ai buchi (se non "tunnel<" che i nostri ministri non hanno colmato per enorme incompetenza e mancanza di volontà politica.
Ancora grazie , Maria Antonia , ma restiamo legati a una speranza che abbiamo coltivato per anni ....se non ora , quando?
Riccardo

 Dora Ugliano    - 17-12-2011
Condivido e, sicuramente, non sarei stata capace di esprimere meglio di così il mio pensiero e i miei frustrati sentimenti, ma anche, e perché no, la mia RABBIA.
Sono nata nell'ottobre del 1951 e in settembre ho fatto 35 anni di "più che onorato" servizio; ora dico basta!!! a scuola farò solo e ribadisco, solo, il mio "dovere" . Dora