Somari e ciucci
Monica Capezzuto - 28-09-2011
Ci sono talmente tante cose su cui scrivere. Riflettere. E cercare di formarsi un'idea priva di estremismi, priva di quegli inevitabili condizionamenti che ti girano intorno, diventano ostacoli e intralciano il cammino. Sono tanti gli ostacoli che impediscono a Napoli di risorgere o, perlomeno, di risollevarsi un poco. Le difficoltà sono in ogni cosa ed ogni cosa diventa problema. L'ultimo, riguarda l'inizio della refezione scolastica sul territorio napoletano. Infatti, visto che in fondo l'emergenza rifiuti - perché è sempre ancora emergenza - non è stata ancora risolta, sono state emanate dalla giunta delle disposizioni in base alle quali è stato fatto divieto nelle scuole dell'uso di bicchieri, piatti e posate monouso per ridurre il volume dei rifiuti che la referezione scolastica - inizierà dalla settimana prossima nelle scuole comunali napoletane - inevitabilmente causerà. D'altronde, anche all'Ocktober fest ne hanno fatto a meno. Ebbene, si torna al panierino con tanto di tovaglietta, posatine e piattino da restituire alle solerti mamme che provvederanno a riportare il tutto l'indomani lavato e pronto all'uso. A ciascuno il suo, direbbe Sciascia. Ognuno deve fare la propria parte. E invece, c'è sempre lo stupido di turno che ti fa la polemica sterile sul perché, sull'aggravio per le famiglie di tale incombenza e via discorrendo. Ci provi pure a ragionarci, che è per il futuro dei loro figli, per dare loro una qualità di vita migliore, ma inutilmente. In fondo è proprio per questo che la città non si risolleva: non c'è collaborazione e percezione del benessere collettivo. Se solo si capisse che, se ognuno nel proprio piccolo desse una mano, ci sarebbe più della metà del lavoro fatto, ci sarebbero più servizi e più serenità per tutti ... E invece no:continueremo a dividerci in categorie di quadrupedi: i somari che tirano la carretta e i ciucci, che a muso basso si intestardiscono e non vanno avanti di un centimetro. Di quelli non son buone neanche le pelli.

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