Restiamo umani
Fuoriregistro - 23-09-2011
Durante la trasmissione condotta da Corrado Formigli in onda ieri sera su La7, una giovane donna precaria spiega di che cosa vuole fare "piazza pulita" e perchè.
Un pò con l'aiuto della Rete, un pò a memoria, ricostruiamo il suo discorso, forse non esattamente uguale nella forma, ma certo nella sostanza. Apporteremo le debite correzioni non appena il video sarà disponibile online.
Condividiamo le parole ascoltate e ringraziamo questa "lavoratrice della conoscenza", come si definisce, per l'analisi e la denuncia, ma soprattutto per la conclusione. Non c'è altra strada che ripescare, riscoprire, rivivere la nostra umanità: così non abbiamo trovato titolo migliore da regalare al suo intervento.

La Redazione



>>> Ho 33 anni. Sono e sono sempre stata precaria. Ho una figlia nata nel 2009 e un compagno che lavora come cameraman ed è più precario di me.

Mi sono laureata con il massimo dei voti in Scienze politiche e ho un Master di II livello in politiche del lavoro, ma il contratto più stabile che ho avuto è stato un apprendistato come segretaria. Alla fine l'ho lasciato perché avevo studiato per fare altro: ricerca sociale. Così da tre anni sono all'Osservatorio sul mercato del lavoro di un Ente Locale. Ho cambiato tre contratti di collaborazione fino a quando la Pubblica Amministrazione ha deciso di tagliare e di tagliare soprattutto i collaboratori per poi esternalizzare le ricerche dell'Osservatorio.

Che cosa ho dovuto fare allora? Ho aperto una piccola società con altri colleghi. In pratica facciamo le stesse cose, ma con modalità molto più complicate. I pagamenti della Pubblica Amministrazione arrivano puntualmente...con sei mesi di ritardo! Abbiamo dovuto chiedere un prestito bancario. Ho chiesto soldi anche ai miei genitori.

Da mesi prendo uno stipendio minimo e quindi vorrei rispondere al sottosegretario Castelli [intervenuto nella precedente puntata - ndr] : Marx non parla di povertà, ma di salario minimo imposto dai padroni a un livello appena sufficiente per la riproduzione dei lavoratori stessi. Io non sono un operaio, ma una cosiddetta knowledge worker e però ugualmente in questa Italia vivo con un salario minimo... marxiano. 145.000 euro li potrei guadagnare in 10 anni, mentre Castelli il suo salario se lo fissa da solo.

Vorrei fare piazza pulita della precarietà che trasforma la società in una giungla e tutti noi in animali feroci. Dei contratti al nero e del doppio lavoro per pagare l'affitto, perchè il lavoro diventa diritto solo se possiamo scegliere che lavoro fare e come farlo. Vorrei che non fossero più insultate le nostre intelligenze precarie da un sistema di rappresentanza e da una classe politica e dirigente che cura esclusivamente i propri interessi.

Vorrei fare piazza pulita dei politici che fanno citazioni a sproposito e che chiedono agli italiani di tirare la cinghia senza fare altrettanto.

Ma soprattutto vorrei fare piazza pulita di questa precarietà delle nostre vite che trasforma la società in una giungla e tutti noi in animali feroci.

Come ha detto Vittorio Arrigoni, ucciso in Palestina: "restiamo umani". <<<

interventi dello stesso autore  discussione chiusa  condividi pdf

 Stefano    - 23-09-2011
Restiamo umani? Attenti ragazzi che in una società (si fa per dire) popolata da belve feroci, l’uomo, se non sa “difendersi”, è destinato ad estinguersi. E mi pare che in Italia ce ne cominciamo ad accorgere.

 Monica Capezzuto    - 23-09-2011
"Siamo morti che camminano" scriveva Orwell in 1984. E così è. Di umano i Lor signori non hanno nulla, se non la debolezza che proviene dall'avidità e dal potere che il denaro ha. Il resto, quei numeri sulla carta che sono sprechi della macchina pubblica, vanno tagliati. Poco importa se a quei numeri corrispondono persone, uomini, donne che compongono la maggior parte degli elettori di cui si ricordano ogni cinque anni. Non si rendono conto che, con quei tagli, le famiglie non hanno denaro da spendere e senza quelli far girare l'economia è impossibile. Un cane che si morde la coda.

 Sandro Pergola    - 26-09-2011
E' incredibile che in un paese i cittadini dicano sempre il contrario di chi li governa e i politici rimangano al loro posto. I giovani non hanno futuro, la ricerca è stata mortificata, la corruzione è vergognosa. Per quanto tempo si potrà andare avanti così? Per poco e i parlamentari lo sanno. La violenza delle istituzioni non è stata mai così forte. Che sta macchinando la classe politica? Invece di dividerci in destra e sinistra, dovremmo provare a capirlo, finché c'è tempo per trovare rimedi.