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Evasori e mafiosi, per me pari sono
Gianfranco Pignatelli - 03-09-2011
Carcere a chi evade oltre i tre milioni. Ridicolo. Dopo tutte gli escamotage già varati e i legacci con questo governo, chi andrà in galera? E se cosi fosse, chi pagherebbe la loro detenzione? Semplice, i soliti, quelli che il fisco strizza da sempre: i lavoratori dipendenti. Così ai cittadini onesti dopo il danno viene riservata pure la beffa. Inutile e indegno. Come affidare il fisco a un fiscalista che per professione cerca escamotage per pagare meno tasse o non pagarle affatto. O affidarsi, con criminosa demenza italica, ad un premier che incita alla diserzione fiscale e a un governo votato da chi elude ed evade il fisco. Se così non fosse, si varerebbe un provvedimento semplice, equo ed efficace: a partire dai 30.000 euro evasi, confisca di tutti i beni, come si fa coi mafiosi e, nei casi più gravi, provvedere all'espulsione dal Paese, come si fa coi clandestini. In fondo cosa hanno di meglio questi malviventi rispetto ai mafiosi e di più dei clandestini che usurpano il diritti di cittadinanza?


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