Stranieri sì, stranieri no
Andrea Tornago - 25-08-2011
Dallo Speciale brace brace brace



BAMBINI STRANIERI «ESPULSI» DALL'OSPEDALE DI BRESCIA

Le storie di Marash e Deliada, bambini albanesi malati di tumore lasciati senza cure perché senza copertura sanitaria. Succede all'Ospedale Civile di Brescia. Che differenza è rimasta tra l'Italia e gli Stati Uniti?


Capita sempre più spesso di rimanere attoniti di fronte alla scomparsa di qualsiasi senso civico, di qualsiasi residuo d'umanità. Persino nella - un tempo - cattolica Brescia, città di accoglienza in cui dove non arrivava la giustizia sociale vi era almeno sempre un po' di carità cristiana.

Ma ormai nessuno più, nemmeno nel mondo cattolico, esita ad espellere i bambini dalla mensa scolastica se non pagano la retta, ad abbandonarli a piedi se sono in ritardo con le rate dello scuolabus, e addirittura a sospenderne le cure all'ospedale se sussiste un dubbio sulla copertura sanitaria.

Sono numerosi i casi di bambini lasciati in una corsia dell'ospedale senza esami e senza cure perché non possono pagare il conto alla struttura sanitaria. Di solito le associazioni lavorano affinché queste situazioni si risolvano positivamente, ma a volte l'arroganza degli amministratori riesce a far adirare anche realtà come la Caritate Christi Onlus.


Ascolta la storia dei due bambini.

Malati di cancro ma senza copertura sanitaria, sospese le cure al Civile di Brescia.


TEMPLI SIKH APRONO E CHIUDONO IN LOMBARDIA

Integrazione e chiusura a confronto. Tra Cremona e Brescia, chi fa la differenza?


A Pessina Cremonese (Cremona) il 21 agosto è stato inaugurato uno dei tempi Sikh più grandi d'Europa. L'area, individuata dal Comune, è stata acquistata dalla comunità indiana un anno fa. Nessuna polemica da parte della popolazione, anche se il Sindaco Dalido Malaggi ha dovuto difendere, in Consiglio Provinciale, il diritto costituzionale di libertà religiosa. E diversamente non avrebbe potuto essere, visto l'impegno che caratterizza il piccolo paese: "Comune libero da pregiudizi razziali"

Tutto vero? I commenti degli abitanti non lasciano molti dubbi: curiosità, amicizia, rispetto, descrivono un desiderio di sana e gioiosa convivenza.

E i Sikh? Dentro e attorno al Tempio, tra i fiori e l'allegria, si fanno strada i problemi che caratterizzano tutte le seconde generazioni. L'avventura italiana, potremmo pensare, è solo all'inizio.


A Borgo San Giacomo (Brescia) un' ordinanza del sindaco Giovanni Sora datata 6 agosto chiude il tempio Sikh costruito nel 2009 a spese, anche qui, della comunità indiana. I conflitti interni e i problemi di gestione esistenti avevano già portato l'Associazione "Gurdwara Sahib Baba Makhan Shah Lobana Sikh Center" alla decisione di sospendere le attività religiose. Nonostante questo, sino all'ordinanza la sospensione non aveva avuto seguito.

Ora ci si domanda: chi trae beneficio dalla chiusura? Il bisogno di sicurezza? La paura dell'integrazione? O la convenienza di qualcuno?

Di fatto l'occasione suscita negli abitanti del paese il dibattito tra chi esprime un fastidio che giunge sino alla totale intolleranza e chi cerca di capire quanto di artefatto, di funzionale, ci sia nel puntare il dito contro i "diversi".


Ascolta entrambi i racconti.


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