Brera, infiltrazioni alla Pinacoteca. Sos per lo "Sposalizio" di Raffaello
Da una parte uno scroscio d'acqua. Dall'altra, il celeberrimo "Sposalizio della Vergine" dipinto da Raffaello oltre cinque secoli fa. Il quadro, tra i capolavori più preziosi custoditi alla Pinacoteca di Brera, ha dovuto fare i conti con le infiltrazioni che da tempo minacciano le pareti. Lo rivela un tecnico della Uil, secondo il quale lo scorso 11 giugno l'ope ra sarebbe stata tolta appena in tempo dal muro pregno di umidità.
IL RACCONTO
Tutto è documentato da una serie di foto e da un filmato di cui l'Ansa è venuta in possesso. Era un sabato, l'orologio segnava quasi le cinque del pomeriggio e su Milano, racconta il tecnico, si stava scatenando un forte temporale. «L'acqua è scesa lungo il muro che affaccia sul loggiato della Pinacoteca fuoriuscendo a fiotti da una crepa che si era aperta in precedenza». Non era la prima volta, sostiene. Ma, quel giorno, «oltre ad allagare il pavimento del loggiato, l'ac qua è penetrata all'interno bagnando la parete interna su cui era esposto il dipinto di Raffaello Sanzio». In realtà era scoppiato un canale che si trovava all'interno di quel muro, «che è un muro doppio», ha spiegato ieri la soprintendente ai beni artistici Sandrina Bandera, responsabile di Brera, che conferma il racconto pur sottolineando che il dipinto non è mai stato in pericolo. Per precauzione è stato tolto dal muro, coperto con un telo e spostato la mattina seguente in un deposito, dove è rimasto per una settimana, visibile al pubblico solo attraverso una porta a vetri. Infine è tornato al suo posto il 20 giugno, non più appeso alla parete a rischio ma su un pannello espositivo fatto realizzare apposta.