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Welfare all'italiana
Saverio Caprari - 04-08-2011
Gli epigrammi di Francesco De Napoli


Edita da Mondostudio di Cassino (FR), giovane Casa Editrice specializzata in testi universitari e specialistici, è uscita questa raccolta di epigrammi di Francesco De Napoli, dal titolo assai singolare e intrigante: "Welfare all'italiana" (Mondostudio Edizioni, Cassino 2011, pag. 124).

La qualificata Prefazione di Domenico Cara, saggiamente, evidenzia i caratteri peculiari della vena satirico-polemico del poeta-scrittore lucano stabilitosi in Ciociaria fin da bambino.

Avverte Domenico Cara: "L'irritabilità non è sentenziale, e tanto meno riprodotta come provvisorietà vignettistica, configurazione ed icona per riconoscibilità polemica, gesto pamphlettistico, sebbene l'ira privata sia puntualmente il geco nascosto, il riassalto a cui meglio affidarsi in mancanza di potere."
Cara sottolinea come l'accorta "adozione della parola al disincanto" tenda invece al raggiungimento di una "naturale inesorabilità di assalto e di giudizio paradigmatico".
E' sufficiente leggere a caso uno di questi epigrammi per rendersi conto della straordinaria capacità dell'autore di mettere a fuoco le grottesche contraddizioni, le ipocrisie e i guasti del nostro vivere quotidiano. Leggiamo in "Contaminazioni verbali (e non verbali)": "Chi sfilava / in Via dei Fori, / chi protestava / a Campo dei Fiori... // Si starnutiva / ebbri di polline, / paghi / del polverone."
Già molti anni, fa l'eminente critico Emerico Giachery così si era espresso riguardo alla poesia di Francesco De Napoli: "Credo che Francesco De Napoli rappresenti una presenza, con una sua voce."

Saverio Caprari



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