Tempi incredibili
Francesco Di Lorenzo - 27-07-2011
Dallo Speciale Notizie dal fronte



Ma come si fa? Come si può? La notizia ha dell'incredibile, sempre, però, che qualcuno ancora si ostini a meravigliarsi dell' incongruità di quello che gli succede intorno. Insomma, il Ministero dell'Istruzione e l'Ufficio scolastico regionale della Sardegna, risarciranno con 3500 euro i bambini con disabilità a cui, durante l'anno scolastico appena trascorso, sono stati tolti ingiustamente insegnanti e ore di sostegno. Lo ha deciso il Tribunale amministrativo della Sardegna con una sentenza che dà ragione alla ASL, che aveva richiesto, per alcuni ragazzi, il doppio del tempo che hanno ricevuto.
Sarebbe da capire, ma per eccesso di curiosità, come è stata determinata la cifra di 3500 euro per bambino. Il risarcimento per un anno mancato di insegnamento e di opportunità, costa quanto si ottiene se si mischiano energicamente i tempi della giustizia, i tempi della scuola e i tempi che passano per la mente di chi decide su tali questioni. Lasciando sistematicamente fuori i tempi del bambino. Che poi è, guarda caso, l'unica cosa che moltissimi si dimenticano di fare.
Quello che vien fuori da questa vicenda, in aggiunta alle altre pregresse e concomitanti, è il senso di una costante confusione.
Tanto che sarebbe da proporre una ricerca, a chi ha competenze per farla, su questa domanda: ' quale altro periodo ( e se c'è stato) della nostra storia, ha prodotto una così grande disorganizzazione nelle questioni attinenti la scuola?'.

Premiare con un bonus gli insegnanti, come si è iniziato a fare da noi, a New York, tanto per dire, si è rivelato un mezzo fallimento. Lo ha svelato il Dipartimento dell'Istruzione del Comune della Grande Mela. Dare 3000 dollari lordi all'anno ad alcuni insegnanti, distribuiti secondo scelte che ogni scuola ha deciso al suo interno, non ha prodotto un livello migliore della qualità dell'insegnamento.
Se alla base c'era la prospettiva di aiutare gli studenti delle zone disagiate, questo non è avvenuto. Allo steso modo è stato criticato il metodo dei test nazionali, che nelle scuole di New York, sempre meno studenti riescono superare. I test, quindi, mettono in evidenza una situazione già conosciuta, e che di fatto non migliora, nonostante gli incentivi.
In conclusione, noi prendiamo quello che in altre parti del mondo non funziona più (o non ha mai funzionato) e lo riproponiamo come una novità assoluta. Mentre non ci facciamo scrupolo di smantellare quel poco o tanto di buono che eravamo riusciti a creare.


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