breve di cronaca
Per paura di finire come Zurigo, il partito di destra solleva il problema della presenza di docenti stranieri in Canton Ticino
ininsubria.it - 07-04-2011
La Svizzera è assediata dagli insegnanti stranieri.
Se in Italia ogni tanto la Lega pone il problema delle cattedre del Nord che spesso e volentieri vengono occupate da docenti che arrivano dall'altro capo della penisola, in Svizzera il problema diventa addirittura internazionale, dal momento che i posti di insegnanti nelle scuole superiori e nelle università vedono un'alta percentuale di occupanti stranieri.
Questa la situazione denunciata dall'Udc svizzera nel Canton Zurigo, dove sembrerebbe che 164 su 479 professori impiegati all'università di Zurigo, ovvero il 34%, siano tedeschi, mentre in tutto gli insegnanti non svizzeri sono il 50%.
E secondo l'Udc la presenza straniera sarebbe dovuto ad una sorta di lobby creata dagli insegnanti tedeschi, che nel momento delle nuove assunzioni danno la precedenza ai connazionali, snobbando gli assistenti svizzeri.
Se il problema dell'alta presenza di personale straniero riguardi anche il Canton Ticino è il quesito che l'Udc ha posto anche al Consiglieri di Stato.
Gli esponenti dell'Udc del parlamento ticinese Eros Mellini, Marco Chiesa, Gabriele Pinoja e Pierre Rusconi chiedono al Governo come sia la situazione per nelle scuole superiori cantonali e se sia paragonabile a quella di Zurigo.
Nel documento presentato, i parlamentari chiedono quali siano i criteri di assunzione degli insegnanti. Ed ovviamente spingono per fare in modo di favorire i cittadini elvetici rispetto a quelli stranieri.

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