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No al Bullismo, Si all'integrazione
Giocondo Talamonti - 26-02-2011
E' questo il tema del convegno tenutosi il 25 febbraio preso la sala Secci dell'IIS "Allievi-Pertini" di Terni, finalizzato ad introdurre nel processo formativo dei giovani l'esigenza di acquisire una cultura collettiva che metta al primo posto il rispetto reciproco dell'uno verso l'altro.
Il processo, ovviamente, chiama in causa la famiglia e la scuola, infatti non si può far finta di ignorare che il problema risiede nella carenza educativa dei nuclei principalmente deputati a forgiare le coscienze giovanili, a cui si aggiunge, non ultima, l'attuale società, ove intemperanze, atteggiamenti anomali, sintomi di violenza e di sopraffazione sono imperanti e alla ribalta di quasi tutti i notiziari. In conseguenza di ciò si è persa l'abitudine a controllare civilmente il dissenso e la propria opposizione. Che ci si deve aspettare, d'altronde, dalle manifestazioni di opinioni personali da contrapporre a quelle degli altri se giornalmente in televisione si assiste al turpiloquio, all'offesa continua, alla volgarità becera di sopraffare l'interlocutore alzando la voce?
Nessun comportamento sociale è avulso dal tempo che lo vive. Tant'è né basta il richiamo alla moderazione di una voce che si perde nel deserto. Dobbiamo tutti reagire al bullismo puntando sull'educazione, sulla formazione, sui valori collettivi riassunti nei principi della solidarietà e del rispetto delle persone e delle cose. Una società basata sull'omertà non ha futuro, ha tenuto a sottolineare il docente, Stefano Amerini, che ha richiamato l'attenzione in tal senso, sugli obiettivi del patto di corresponsabilità che coinvolge la famiglia, gli studenti e la scuola. Antidoti efficaci al fenomeno sono l' amicizia e il costruire "legami" di stima e di considerazione reciproca. Spesso il bullo è un coniglio che non ha amici, che è spesso solo e che vuole imporre l'attenzione su di sé, prendendo in giro gli altri e spadroneggiando sui più deboli, così si è espresso lo psicologo Bechi Gabrielli Maurizio.
Filmati sul tema, realizzati dagli studenti, hanno intervallato, i momenti di divulgazione e dibattito.

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