breve di cronaca
No down no gita
DIRE - Notiziario Minori - 25-02-2011
PRESIDE VIETA GITA A DOWN, I COMPAGNI NON PARTONO LA DIRIGENTE AVREBBE DETTO: 'TANTO È MALATO, NON CAPISCE...'.

(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 25 feb. - "Non portate il nostro compagno perche' affetto da sindrome di down in gita? E allora non veniamo neanche noi". È stata piu' o meno questa la risposta degli alunni di una classe di una scuola media di Catanzaro, all'iniziativa della preside che avrebbe voluto lasciare a casa, facendogli perdere la gita, lo sfortunato studente disabile perche' "tanto lui e' malato, non capisce niente...". La denuncia del comportamento della dirigente e, allo stesso tempo, dello splendido gesto da parte dei bambini, arriva dall'avvocato Ida Mendicino, responsabile del Coordinamento regionale della Calabria per l'integrazione scolastica. Il primo caso a gennaio, "poi risolto per un intervento estremo della madre- racconta l'avvocato Mendicino-.

La preside, secondo quanto ci hanno denunciato, non voleva portare il ragazzo in gita. La madre, una volta saputo, e' entrata in direzione, si e' seduta ed ha minacciato di non uscire fino a quando non ci sarebbe stata l'autorizzazione per il figlio. La preside ha chiamato le Forze dell'ordine e il bambino ha ottenuto l'autorizzazione. La dirigente, pero', circa una decina di giorni fa e' poi andata in classe a dire ai compagni del bambino di 'non far sapere le date delle future uscite didattiche, pena l'annullamento per tutti'". A questo punto la reazione da parte degli altri studenti: "Si e' alzata una sua compagna che ha risposto: 'Senza di lui preferiamo non andare in gita'".

Ma non solo: "Qualche giorno dopo c'e' stato il compleanno del bambino: come regalo i compagni gli hanno scritto una lettera bellissima e gli hanno regalato un dvd con tutte le proprie foto". Del fatto sono stati avvisati gli uffici scolastici regionale e provinciale "e anche il Miur. Ora aspettiamo l'ispezione: se i fatti saranno confermati- continua Mendicino- ci attendiamo delle sanzioni".

Ma quello che preme alla responsabile regionale per l'integrazione scolastica "e' sottolineare il gesto dei ragazzi: rispondere ad una dirigente scolastica e scegliere, a quella eta', di rinunciare a delle gite, e' fantastico. Sono dei ragazzi piu' maturi di quanto si crede. E, ovviamente, tutto questo conferma la straordinaria qualita' del lavoro dei docenti". Quindi il legale chiude con una battuta sullo sfortunato studente: "È un cucciolo dolcissimo, non infastidisce nessuno, con un buon livello cognitivo. Non e' un caso da isolare". (Wel/ Dire)


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