Sanremo dedica la vittoria a
Roberto Vecchioni cantautore di "nicchia" perchè, oltre a non essersi mai esposto ad un pubblico eterogeneo non ha mai usato la canzone come strumento per raggiungere la popolarità. E' stato premiato e di questo dobbiamo ringraziare il pubblico perchè, nonostante tutto quello che si dice, la gente, gli italiani, apprezzano ancora il bello della comunicazione e riescono a discernere nel clima sterile e decadente del mondo politico, una luce di verità e di bellezza.
Una canzone non cambia la vita ma allarga gli orizzonti, riesce a far volare più in alto il pensiero critico laddove questo non riesce più a trovare una ragione per crescere ed evolversi. Il professore, che esercita tuttora il suo mestiere, ha usato per la prima volta il mezzo televisivo per esprimere il suo personale senso della vita, parole e non solo per raggiungere il cuore e l'anima della gente.
Nella ricorrenza dell'unità d'Italia mi sembra questo un primo passo verso un nuovo " risorgimento" in cui il messaggio televisivo ha fatto un salto di qualità che può offrire a tutti l'opportunità per riflettere e mettersi in discussione. Personalmente sono sempre stata una fan di Vecchioni e non per spirito di corporativismo ma perchè oltre come insegnante e cantautore Vecchioni possiede l'umiltà e l'intelligenza, la passione e la determinazione che non si sottopongono alle leggi di mercato per riuscire ad emergere.
Traspare da questa vittoria un insegnamento all'autenticità del valore unico e non omologato della persona e questo credo sia il risultato migliore anche senza Sanremo e tutti, credo, possiamo dare un bel dieci al professore.
Aida Tiziana Barisone - 27-02-2011
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Totale accordo con l'autrice dell'articolo. Quanto scritto assume particolare valore dopo l'attacco di Berlusconi alla scuola pubblica e agli insegnanti. Sono indignata come docente, come genitore e come cittadina di questo Stato! |