...L'angelo di Leonardo
nel giardino di Maria
arriva da sinistra
plana con le ali battenti
che si chiudono in ossequio
in basso si poggia la veste
nel silenzio s'inchina
Maria ha timore che l'aria
del volo sposti la pagina
del libro sul leggìo
non vuole smarrire il segno

lontana dalla loggia
dall'affettività delle stanze
lo incontra in un angolo riservato
all'aperto a limitare di
un muro che apre al centro
un passaggio quasi a voler condurre
in lontananza
dove un fiume forse una barca
degli alberi e le montagne mostrano
un paesaggio dell'anima quieta

se non fosse per la solennità
dei cipressi in una geometria fredda
come colonne di un altare
quello immaginato per la natura di un dio
che si colloca a lato dell'altro
quello più caldo del canto
dell'annuncio

i colori sfocati sullo sfondo
perchè l'angelo necessario
di luce ne porta tanta
che eccede

con la mano destra
tiene ferma la pagina del libro Maria
la sinistra è sospesa nello stupore
che l'angelo traduce in assenso
nell'intensità dell'azzurro del mantello
nelle sue pieghe
che ricadono sulle gambe
disegnandone la forma

Il punto di fuga al centro del tavolo
non può reggere quello di Maria

lei necessita di un tempo beato
nel concepire
l'idea
questo l'angelo lo comprende
quando due lacrime gli bagnano il volto
quelle che Maria gli ha affidato muta.

Antonia Arcuri