Il ministro Gelmini è stata sollecitata a chiarire se i compensi per le attività aggiuntive siano leciti, o se gli insegnanti volenterosi devono anche dichiararsi lavoratori
a gratis. E mentre l'anno scolastico nato stanco va avanti, e siamo solo a novembre, si insinua il dubbio su come fare a manifestare il dissenso, a renderlo esplicito. E questo, al di là del singolo fatto specifico.
Perché nonostante scioperi e proteste, disagi e inadempienze, difficoltà organizzative e mancanza di tutto, sembra, a sentir parlare gli esponenti del ministero, che tutto vada per il meglio.
La nostra catastrofe sarebbe sviluppare un senso di adattamento al peggio e quindi pian piano abituarsi a vivere sguazzando nell'acqua sporca. Sarebbe veramente la fine.
Questo per quanto riguarda gi insegnanti. Al ministero, invece, per perdere tempo hanno istituito una commissione che sta elaborando '
una nuova proposta per l'istituzionalizzazione della valutazione di sistema, su singole scuole e su insegnanti'. Ma, come al solito, partiamo dalla coda. Con questa idea di autonomia che va e viene, e senza la responsabilità dei risultati nei confronti degli studenti, delle famiglie e della comunità territoriale, con la possibilità che hanno, specie i dirigenti, di affossare progetti, di far morire scuole per svenderle al privato, la valutazione di sistema sarà di certo la solita marmellata che non porterà a nulla. Siamo ancora lontani dal concepire la valutazione come mezzo per migliorare le performance di studenti e insegnanti. Come avviene ad esempio in Finlandia. Ecco, la Finlandia. Si sente sempre più spesso, anche tra i sedicenti modernizzatori di sinistra, che dovremmo avere lo stesso rapporto alunni insegnanti della Finlandia per evitare gli sprechi. Venisse in mente una volta a qualcuna di queste belle persone da quale condizione è partita la nostra scuola. E soprattutto dove siamo adesso. Quali idee avanzate abbiamo prodotto negli ultimi dieci anni e con quanta ampiezza di sguardo ci rivolgiamo al passato piuttosto che al futuro.
Intanto, il ministro Gelmini, per difendere il suo premier chiede uno spazio televisivo e dice: "
Dobbiamo usare il metodo Santoro, imporre noi i temi, non rispondere alle polemiche pretestuose e dire quel che dobbiamo dire ai cittadini. Perché non si sa tutto quello che stiamo facendo e non è neppure vero che le nostre riforme sono impopolari". Preoccupazione inutile. Si sa e si vede benissimo quello che stanno facendo.