breve di cronaca
Arrivano 126 euro di aumento per gli insegnanti delle scuole private cattoliche
Il Sole 24 ore - 30-10-2010
di Claudio Tucci Arrivano 126 euro di aumento lordo in busta paga per i 75mila lavoratori delle 18mila scuole private cattoliche. I soldi saranno erogati in tre tranche, a partire dal primo novembre 2010, fino al primo settembre 2012. E, per la prima volta nel settore, viene previsto nel nuovo contratto triennale siglato da Cgil, Cisl, Uil, Snals, Sinasca, un «premio annuale di professionalità», da 150 a 220 euro, seguendo in questo "gli auspici" del ministro del Welfare, Maurizio Sacconi e dell'ad di Fiat, Sergio Marchionne, di legare una parte del salario alla produttività.

L'incentivo, spiega il numero uno della Uil Scuola, Massimo Di Menna, è basato sul calcolo di alcuni indicatori che forniscono un punteggio. Per esempio, la presenza per almeno 35 settimane su 52 assegna un punto per settimana. Fanno prendere punti aggiuntivi anche gli esiti rispetto agli standard di qualità previsti, la partecipazione a corsi di formazione, la partecipazione con alunni ad attività extrascolastiche. L'attribuzione del punteggio è collegata al riconoscimento del «premio annuale di professionalità». Se si arriva a 35 punti scattano 150 euro di premio; da 36 a 50 punti il riconoscimento sale a 180 euro, oltre i 51 punti il premio è pari a 220 euro. Dopo tre anni, il 70% del "premio annuale" è consolidato nello stipendio.

Il nuovo contratto prevede anche un secondo livello di contrattazione a livello regionale, che consente, spiegano dalla Uil Scuola, incrementi stipendiali collegati con intese siglate a livello regionale. Nel contratto è previsto che, in quelle realtà dove non si realizzi tale contrattazione regionale, sia disposto un aumento medio di 130 euro, una tantum, nel novembre 2012. Dovrà essere costituita anche una commissione paritetica a livello nazionale e a livello regionale con compiti connessi al rispetto delle intese, alla contrattazione decentrata, alla composizione delle controversie

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 tonia Guerra    - 31-10-2010
E se le organizzazioni sindacali hanno firmato secondo questo criterio per le private, vuoi che, se e quando ci sarà un rinnovo contrattuale per la scuola pubblica, non ci si adeguerà? Magari in nome di una parità ancora più perversa: non il privato equiparato al pubblico ma il pubblicvo al privato. Il cerchio si chiude.

 Tullia Anna Maria Blundo    - 31-10-2010
C'è proprio poco da dire!!! Mi sento offesa come docente e come cittadina che paga le tasse per una scuola pubblica....!!!