breve di cronaca
In arrivo la schedatura dei docenti?
Reset Italia.net - 09-10-2010
Dopo l'anagrafe nazionale dello studente, il ministero della ex Istruzione Pubblica ha previsto anche l'anagrafe nazionale telematica dei docenti.
Sul corriere della sera.it del 8 ottobre 2010 si legge che la detta anagrafe "dovrebbe servire ai genitori per conoscere il curriculum dei docenti della scuola, al fine di facilitare la scelta in sede di iscrizione".
Quindi, per ogni insegnante, oltre ai dati anagrafici, luogo e data di nascita, verranno riportate anche una serie di voci come il titolo di studio, laurea o diploma, le abilitazioni, la scuola dove insegna e quelle dove ha lavorato prima, le eventuali pubblicazioni di libri o articoli, le eventuali specializzazioni, le competenze informatiche ecc.
Saranno gli uffici scolastici regionali e provinciali ad occuparsi della detta pratica di schedatura.

Il fatto che lo scopo principale di questa schedatura sia quella di permettere una selezione della scuola ove iscrivere il proprio figlio, ciò deve fare riflettere e non solo.
La scuola tra Pof, ed autonomia è divenuta un luogo che svende in via competitiva il proprio prodotto pseudoformativo e la schedatura dei docenti di cui in ogni caso bisogna comprendere come possa essere conciliabile con la normativa sulla privacy esistente in tema di tutela di dati sensibili, si inserisce nella piena logica di privatizzazione di ciò che un tempo era pubblico.

Banchi con loghi delle aziende, Progetto Patti Chiari, POF, sono segnali concreti di questa volontà condivisa a livello istituzionale e sistemico.

Bisogna opporsi a ciò con determinazione, prima che sia veramente troppo tardi.

Mentre i sindacati si dividono, mentre i lavoratori vivono la guerra tra poveri, il sistema di potere esistente, compatto, avanza, ed a colpi di leggi, decreti, circolari, inserisce ogni giorno una tessera per completare il puzzle della distruzione della scuola laica e pubblica italiana.


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 Stefano    - 11-10-2010
I sindacati si dividono perché hanno capito che tra poco si dovranno contendere vere e proprie fette di mercato scolastico. Il fondo Espero è una prima avvisaglia. Vedremo poi, quando passeranno i finanziamenti direttamente alle famiglie e verrà di fatto abolita la scuola di Stato, come i nostri bravi sindacati si faranno la guerra per accaparrarsi i quattrini, versati dalle famiglie per iscrivere i loro figlioli alle scuole sicure! Conclusione: il docente che nel suo curriculum non ha qualcosa che lo leghi al carro di qualche "sindacato", potrà essere sicuro di perdere il posto perché non darà affidamento a nessun genitore.
PS: ricordiamoci che già in precedenza (Berlinguer) si era provato a far considerare il distacco sindacale alla stregua di un merito culturale.