Elezioni delle RSU: rinvio sine die?
CUB Piemonte Ufficio Stampa - 07-09-2010
Il Coordinamento nazionale Cub - Scuola Università Ricerca prende atto che, nell'incontro del 30 agosto scorso tra ARAN e OOSS concernente il rinnovo delle RSU non è stato preso alcun impegno circa la data delle elezioni e che in tale sede ci si è limitati a fissare per il 7 settembre un tavolo contrattuale per la definizione dell'accordo quadro sui nuovi comparti di contrattazione. E' bene ricordare che già nell'autunno scorso, adottando argomentazioni pretestuose, il Governo e le organizzazioni sindacali concertative (unica eccezione, in questo caso, la FLC-CGIL) fecero slittare di un anno il rinnovo delle RSU nella scuola.

Poiché la data per le nuove elezioni delle RSU era prevista per il 30 novembre 2010, il termine per l'indizione delle elezioni è scaduto il 31 agosto scorso. Anche quest'anno, perciò, appare probabile che si apprestino a replicare il copione consumando l'ennesimo furto di democrazia sindacale a danno di tutti i lavoratori pubblici.

La scusa principale per questo secondo rinvio sarebbe la mancata definizione dell'accordo quadro sui nuovi comparti di contrattazione (che la Legge Brunetta vorrebbe ridurre a quattro). Si tratta di un ritardo che certo non appare coerente con la linea di efficienza e immediatezza dell'intervento tanto cara al Ministro Brunetta ma, evidentemente, quando si tratta di captare la benevolenza delle OO.SS. "complici" un po' di fannullonaggine non guasta.

NOI NON CI STIAMO!

In quanto sindacato di base, riteniamo che solo i lavoratori siano i depositari del diritto sindacale di organizzazione e che solo essi possano delegare i propri rappresentanti liberamente eletti. Il mancato rinnovo delle RSU è quindi l'ennesima espropriazione di diritti condotta da Governo e sindacati "complici" (CISL-UIL-CONFSAL-UNAMS) ai danni dei lavoratori.

Il Coordinamento Nazionale CUB Scuola, Università, Ricerca

- depreca l'assoluta mancanza di rispetto delle regole che caratterizza l'azione del Governo in carica;

- denuncia la sostanziale connivenza dello schieramento sindacale seduto al tavolo delle trattative:

- impegna l'organizzazione ad opporsi in ogni sede contro questa manovra per garantire che i lavoratori possano esprimere i propri rappresentanti;

- esorta tutti i lavoratori a difendere con forza i principi cardine della democrazia rappresentativa e gli spazi di agibilità sindacale sul posto di lavoro che la nostra Costituzione garantisce e che ci vengono continuamente negati.


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